21/2/08, 20:04

Fabrizio Carbone
Nato a Viterbo nel 1942, ha scavato in Egitto con la missione archeologica dell’Università di Roma (1965). È giornalista dal 1968 (Il Resto del Carlino di Bologna, La Stampa di Torino, Panorama). Per la sua attività di ambientalista ha ottenuto numerosi riconoscimenti tra cui il premio “Airone d’argento” e il premio “Enea”. Ha scritto reportage per Airone, Oasis, Nuova Ecologia, Il Diario, Ulisse.È socio dalla fondazione del WWF, di cui è stato consigliere nazionale. Presta la sua firma come direttore di Greenpeace news. Ha scritto libri di divulgazione scientifica, saggi, racconti. Dal 1982 ha iniziato la sua collaborazione con la Rai, scrivendo prima testi e firmando la regia di numerosi documentari. ImagoNaturae© è la società con la quale produce e dirige, dal 1999, documentari naturalistici. Nella primavera del 2005 ha ricevuto dall’Ambasciatore finlandese a Roma la preziosa onorificenza di “Cavaliere della Rosa bianca di Finlandia”. Il suo penultimo libro, “I diari di Tolva”, racconta le osservazioni naturalistiche da “I due cieli”, la casa finlandese nella regione di Kuusamo dove vive insieme alla moglie Patrizia diversi mesi all’anno.Dipinge da 40 anni: ha esposto ed espone in personali e collettive in Europa e in Italia. È socio onorario dell’Aipan e partecipa al progetto Ars et Natura.
Hannu Hautala
Nato a Vaasa nel 1941 ma rifugiatosi ormai da 35 anni nelle foreste della taiga finlandese, al confine con il circolo polare artico, Hannu Hautala è considerato a ragione uno dei massimi fotografi naturalisti del mondo. L'ambiente naturale che lui ama di più è quell'ecosistema formato da betulle, pini silvestri e abeti, dove trascorre tutti i giorni dell'anno fotografando, dai suoi appostamenti, lo svolgersi della vita selvaggia, la wilderness come viene chiamata dai naturalisti anglosassoni. Hautala fotografa tutti i giorni dell'anno, tiene il suo diario quotidiano, annota tutto quello che lo colpisce: temperatura, tempo, incontri, nidificazioni, fioriture, migrazioni. Il suo archivio ormai sfiora il milione di diapositive a colori e i suoi soggetti preferiti sono i cigni selvatici, le ghiandaie siberiane, le aquile di mare, i galli cedroni, le alci ma anche gli scoiattoli che saltano di albero in albero davanti alla finestra delle sua casa di Kuusamo dove vive con la moglie Irma. Tutto questo Hautala lo ha raccontato in 40 libri fotografici, tradotti in inglese, francese, tedesco, svedese, giapponese e russo.“La magia della Taiga” è il suo “primo” libro pubblicato in italiano dalle edizioni Cogecstre.Recentemente la città di Kuusamo gli ha reso omaggio con la creazione del Centro di fotografia e la fondazione Hannu Hautala. L'Università di Oulu lo ha insignito della laurea Honoris causa in Filosofia.
Presentazione Paleosuoli
Nel gennaio del 2007 ho attraversato parte del deserto del Sahara, in Mauritania, intorno alla città santa di Chinguetti, la settima dell’Islam. D’improvviso la mia memoria è tornata indietro di 42 anni. Nel 1965 infatti avevo partecipato, come fotografo e disegnatore, alla prima campagna di scavo della missione archeologica dell’Università di Roma La Sapienza ad Antinoe, in Egitto. Avevo vissuto ai margini del deserto una grande avventura umana.L’aver ritrovato luoghi simili, in Mauritania, mi ha spinto a scrivere di getto, nei giorni di Pasqua 2007, nella mia casa finlandese sulle sponde del grande lago Kitka, un racconto che ho intitolato Paleosuoli e che voglio dedicare alla memoria di Theodore Monod, grande esploratore del Sahara. Ho pensato poi che sarebbe stato bello riprendere in mano un gruppo di cinque racconti egiziani, scritti alcuni anni fa e lasciati da parte, a stagionare.
Era l’occasione buona per tirar fuori un lungo racconto, Il Bosco, ambientato nelle foreste delle nostre Alpi europee e che voglio dedicare ad Antonio Cederna, mio indimenticabile maestro di giornalismo. Per finire, di ritorno da un angolo remoto di un’India estrema, ho scritto Wakka, per ricordare un villaggio dove si vive la preistoria ai margini di uno sviluppo caotico che galoppa verso il baratro.Ecco alla fine, con il titolo di Paleosuoli, otto storie che la casa editrice Pandion di Alessandro Troisi ha avuto la bontà di pubblicare.
Su segnalazione di Fabio Viarengo