12/7/07, 22:01
Venerdì 13 Luglio - Piazza Cattedrale - ingresso gratuito

ROBERTO DELL'ERA Noto ormai a chiunque come bassista degli Afterhours, Roberto Dell’Era è un artista completo: autore, cantante e polistrumentista. Inglese di adozione, per anni calca la scena musicale internazionale con diversi progetti e collaborazioni. Nell’estate del 2005 torna in Italia invitato da Diego Mancino per collaborare alla produzione artistica del suo primo album pubblicato da Sony Music: “Cose che cambiano tutto”. Nel gennaio del 2006, Manuel Agnelli ascolta un suo demo e lo invita ad unirsi al gruppo. Lo scorso 23 marzo 2007, è uscito, per l’etichetta Radiofandango il singolo di esordio di Roberto Dell’Era, “Ami Lei o Ami Me”. Il singolo, poco dopo la sua nascita, viene lanciato da Radio dj all’interno del programma B SIDE di Alessio Bertallot. La risposta del pubblico radiofonico è così forte e spontanea che il brano approda in breve tempo sulle maggiori radio Italiane. "Ami lei o Ami Me" è una ballad dolce e delicata che ricorda Mina, una canzone fuori standard, suggestiva per l'arrangiamento e per il testo, he ha colpito immediatamente gli ascoltatori. Il singolo contiene anche una nuova versione del brano arricchita da strumenti ritmici per offrire al pubblico una versione più orchestrale rispetto alla versione lieve ed eterea che conquistato le radio italiane. Nel CD trova spazio infine “The Tim and Tom Theme" la prima canzone del repertorio inglese di Roberto Dell’Era: un brano intenso ed ammaliante frutto di un artista capace di fondere la melodia italiana con il sound di un musicista inglese. L’uscita del primo album dell’artista è prevista per il prossimo settembre ed uscirà con etichetta Fandango, come il singolo. Durante l’estate Roberto Dell’Era proporrà sui palchi italiani un live dei singoli e dei brani scritti negli anni passati in Inghilterra, nonché qualche inedito, per farci assaporare, solo dal vivo, l’idea di ciò che sarà il suo primo lavoro completo. DISCOGRAFIA Roberto Dell'Era, Ami Lei o Ami Me - singolo (Radio Fandango) 2007
www.myspace.com/delleraspace

RICCARDO SINIGALLIA
Sono figlio di una discografica degli anni '70 e di un assicuratore e ristoratore che da ragazzo suonava la chitarra. Provengo dunque da una tipica famiglia borghese di Roma e la mia cultura musicale è stata si privilegiata da contatti diretti ma per lo più discografici.
Da adolescente ho cercato attraverso le classiche vie di scambio con amici e cugini di staccarmi da un approcccio occasionale alla musica per lo più radiofonico (perchè è vero che il deterioramento è aumentato in questi ultimi anni, ma c'è sempre stata una netta contrapposizione tra musica e discografia) e di cercare lentamente e con pochi mezzi di seguire un istinto nella costruzione di un mio gusto musicale. In questo percorso che inizia quando avevo dodici anni comincio a scrivere canzoni e spesso riesco a registrarle con procedimenti spartani che però somigliano in modo impressionante a quelli che (con tecnologie diverse ma che sembrano essere cresciute con e per me) utilizzo oggi. Anche le canzoni mi sembrano le stesse. Poi la solita trafila di quattro piste e prime tastiere (Yamaha DX 21) e batterie elettroniche (roland tr 505) e la chitarra.. pochi accordi suonati male ma con un discreto senso ritmico.
La centralità del testo mi sembra di sentirla da sempre, dalle scuole elementari e mi folgorarono in questo senso le uscite di Franco Battiato e Vasco Rossi, e un rapimento per la voce di Battisti, ma riconoscevo anche il fascino di De Gregori e del primo Venditti o di De Andrè.. Tutto questo mentre non capivo e mentre ascoltavo dagli AC/DC ai Police, dai Cream a Bob Marley.
La svolta professionale fu la nascita del gruppo di cover che mi diede l'opportunità di conoscere Francesco Zampaglione e David Nerattini. Iniziammo presto a fare pezzi nostri con il nome di 6 suoi ex. Da qui parte un percorso mai lasciato di ricerca formale ma soprattutto di passione - anche con mio fratello Daniele - per il nostro modo affine di vedere il rapporto tra musica e testo, tra leggerezza e sperimentazione, tra sorgenti elettroniche e armonia, tra punk e melodramma. In questo periodo diverse difficoltà nel portare avanti il mio progetto personale mi mettono nella condizione di collaborare come autore e arrangiatore per altri, nascono così i primi due album di Niccolò fabi, "La favola di adamo ed eva" di Max Gazzè, "La descrizione di un attimo" dei tiromancino", "Medicina buona " della comitiva e altre partecipazioni tra cui i video e il ritornello di "Quelli che benpensano" con Frankie hi.nrg.
Nel 2003 finalmente riesco a pubblicare il mio primo disco da solo e ad andare in giro per l'Italia per un paio d'anni. Uno dei momenti decisivi di tutta la mia vita si è presentato dopo questo periodo indimenticabile, quando avrei potuto anche fermarmi o prendere altre direzioni, invece durante l'attesa per la nascita di Manuel, il mio primo figlio avuto con Laura Arzilli, ho scritto e registrato, sostenuto dalla produzione artistica di Daniele e di Laura stessa e con l'aiuto di Filippo Gatti, Matteo Chiarello, Fabio Patrignani e Vittorio Cosma, le canzoni del mio secondo album che si è intitolato per molte ragioni "Incontri a metà strada".
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