7/7/07, 16:28

Diciamo subito che Piazza Cattedrale penalizza gli artisti e costringe il pubblico ad ascoltare le loro esibizioni in modo inadeguato. Quando si tratta di un concerto acustico, il risultato può anche essere passabile ma, quando riguarda la musica rock, anche quella più morbida sono davvero dolori.
Nonostante questa premessa, Daniele Silvestri ci mette l'anima e coinvolge un pubblico non numerosissimo ma attento e partecipe.
Divide il concerto in più parti, spazia su tappeti rockeggianti ma con influssi sempre particolari che scivolano dal Jazz al folk, alla pop elettronica e alla psichedelia pura.
I più, conoscono molto bene le canzoni dell'artista e le cantano con lui: assai più ardua è l'impresa di comprendere le parole per chi non sappia i brani a memoria.
Mi sono divertito anch'io, perchè Daniele è simpatico, dialoga col pubblico e si concede per 150 minuti...non è poco.
Alla fine del concerto la band si riunisce alla batteria e insieme, danno vita a un "assoloinsieme".
Qualcuno agita ancora il pugno come 30 anni fa ai concerti degli Inti Illimani: il risultato è risibile e desueto...stiamo parlando di musica, almeno ogni tanto il rosso e il nero lasciamoli a casa!


