7/6/07, 09:15

Riporto l'articolo scritto da Camilleri sul sito di Repubblica,
questo è il link per la firma dell'appello (in basso all'articolo)
http://www.repubblica.it/speciale/2007/ ... l_di_noto/
In difesa del Val di Noto
di ANDREA CAMILLERI
I milanesi come reagirebbero se dicessero loro che c’è un progetto avanzato di ricerche petrolifere proprio davanti al Duomo? Rifarebbero certo le cinque giornate.
E i veneziani, se venissero a sapere che vorrebbero cominciare a carotare a San Marco?
E i fiorentini, sopporterebbero le trivelle a Santa Croce?
I rispettivi abitanti che ne direbbero di scavi per la ricerca del petrolio a Roma tra i Fori imperiali e il Colosseo, a piazza Di Grado a Genova, sulle colline di Torino, a piazza delle Erbe, a piazza Grande, lungo le rive del Garda?
Non si sentirebbero offesi e scempiati nel più profondo del loro essere?
Ebbene, in Sicilia, e precisamente in una zona che è stata dichiarata dall’Unesco “patrimonio mondiale dell’umanità”, il Val di Noto, dove il destino e la Storia hanno voluto radunare gli inestimabili, irrepetibili, immensi capolavori del tardo barocco, una società petrolifera americana, la “Panther Eureka”, è stata qualche anno fa autorizzata, dall’ex assessore all’industria della Regione Sicilia, a compiervi trivellazioni e prospezioni per la ricerca di idrocarburi nel sottosuolo. In caso positivo (positivo per la “Panther Eureka”, naturalmente) è già prevista la concessione per lo sfruttamento dell’eventuale giacimento.
In parole povere, questo significa distruggere, in un sol colpo e totalmente, paesaggio e storia, cultura e identità, bellezza e armonia, il meglio di noi insomma, a favore di una sordida manovra d’arricchimento di pochi spacciata come azione necessaria e indispensabile per tutti. E inoltre si darebbe un colpo mortale al rifiorente turismo, rendendo del tutto vane opere (come ad esempio l’aeroporto Pio La Torre di Comiso) e iniziative sorte in appoggio all’industria turistica, che in Sicilia è ancora tutta da sviluppare.
Poi l’inizio dei lavori è stato fermato, nel 2003, dal Governatore Cuffaro su proposta dell’allora assessore ai Beni Culturali Fabio Granata, di Alleanza nazionale, in prima fila in questa battaglia.
Ma è cominciato quel balletto tutto italiano fatto di ricorsi all’ineffabile Tar, rigetti, annullamenti, rinnovi, sospensioni temporanee, voti segreti, vizi di forma e via di questo passo ( ma anche di sotterranee manovre politiche che hanno sgombrato il campo dagli oppositori più impegnati).
E si sa purtroppo come in genere questi balletti vanno quasi sempre tristemente a concludersi da noi: con la vittoria dell’economicamente più forte a danno degli onesti, dei rispettosi dell’ambiente, di coloro che accettano le leggi. E i texani, dal punto di vista del denaro da spendere per ottenere i loro scopi, non scherzano.
Vogliamo, una volta tanto, ribaltare questo prevedibile risultato e far vincere lo sdegno, il rifiuto, la protesta, l’orrore (sì, l’orrore) di tutti, al di là delle personali idee politiche?
Per la nostra stessa dignità di italiani, adoperiamoci a che sia revocata in modo irreversibile quella contestata concessione e facciamo anche che sia per sempre resa impossibile ogni ulteriore iniziativa che possa in futuro violentare e distruggere, in ogni parte d’Italia, i nostri piccoli e splendidi paradisi. Nostri e non alienabili.
7/6/07, 09:38
questa è stata anche la prima notizia che ho letto io stamattina...
purtroppo la realtà siciliana ultimamente è proprio questa, un sacco di ricconi americani che comprano palazzi storici fatiscenti per farne i loro hotel o cmqe trasformarli in macchine per far soldi...per carità ben venga se questo permette di conservare delle "bellezze" che altrimenti verrebbero lasciate al loro destino di ruderi abbandonati, ma quando si arriva ai livelli di quello che sta accadendo in Val di Noto...oltretutto un posto che conosco benissimo e che frequento da quando ancora ero nel pancione di mia mamma, io non posso che oppormi!
spero proprio che qualcuno dei grandi si muova e anche velocemente!
15/6/07, 22:57
Tutto è bene quel che finisce bene...
Annuncio del presidente della Regione Siciliana Salvatore Cuffaro
Le proteste dei cittadini, l'appello di Camilleri dalle pagine di Repubblica
Val di Noto, i texani rinunciano
Stop alle trivelle nel sito Unesco
La Panther si difende: "Una campagna contro di noi. La scelta dei luoghi da perforare
Ma il Wwf non è convinto: "Attenzione ai facili entusiasmi"
Per leggere l'intero articolo...
http://www.repubblica.it/2007/06/sezion ... toria.html