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Vuoti a perdere 
mercoledì, 17 dicembre, 2014, 11:04


Una festa dietro l'altra, le stesse patatine e la stessa coca cola, le aranciate e le pizze, le nutelle che fuoriescono dagli orecchi che più non sanno ascoltare quel che accade dentro.
La parrocchia concepita come un parco giochi protetto, esonerato da un qualunque compito educativo.
La fuga dei cervelli da un qualunque attimo di silenzio, l'aridità che più non cerca un senso, ma un luogo tra i tanti in cui passare un po' di tempo.
Il nome di Dio che non si pronuncia più, neanche invano: che bisogno c'è di chiamarlo in causa?
Il Natale? Che cosa a che fare Dio con il Natale?
Resiste la forma e svanisce il contenuto, si moltiplicano gli addobbi e crescono le dimensioni dei pacchetti, ma non c'è traccia del dono.
Non è che abbia più tutta questa voglia di perdermi nel ginepraio dei rapporti umani e delle troppe chiacchiere prive di un qualunque desiderio reale di comunicare.
Cerco rifugio nella preghiera silenziosa, nel deserto dove talvolta affiorano i demoni, ma sempre più spesso trovo la compagnia degli angeli.
Contemplo un bicchiere vuoto e accetto di vivere l'assedio del nulla che continua ad avanzare senza darsi tregua.
E quando mi accorgo di non avere niente per colmare quel bicchiere, la sincerità di una lacrima è comunque sufficiente per ricominciare.





Una voce nella notte... 
martedì, 9 dicembre, 2014, 15:19


Una voce nella notte si è spenta cantando una delle sue più belle canzoni.
Una voce che non poteva essere confusa con le troppe voci che provengono dal mondo dei talent, dove regna l'usa e getta dei cinque minuti di celebrità che non si negano a nessuno.
Una voce di quelle che crescevano nelle cantine e si esercitavano per lunghi anni prima di poter trovare l'occasione di un contratto discografico.
Una voce capace di coniugare la melodia e la tradizione con il desiderio di sperimentare e di trovare una dimensione personale e innovativa.
Uno dei primi dischi di Pino Mango, Arlecchino, appartiene alla storica etichetta di Battisti, la Numero Uno, e non è stato un caso se la seconda occasione data all'artista sia venuta proprio da quelle parti...
Oro, Australia, Lei verrà, ma anche Nella mia città, Sirtaki o La rondine sono titoli che hanno arricchito la nostra musica leggera di quello spessore che talvolta latita dai circuiti delle radio e dei lettori di mp3.
Una voce nella notte si è spenta cantando l'oro che ha distribuito in un certo numero di album da conservare e riascoltare; almeno personalmente, ne sentirò l'assenza. Possa il cielo conservare il tuo bel canto!
Ciao Pino.


Il mosaico dell'angelo 
mercoledì, 19 novembre, 2014, 18:09


Bussa il custode alla mia porta
bussa che è tempo di affidare
un mosaico soffice e prigioniero
nel vano di un locale caldaie...
Apri e la tricolore si strofina
salta sicura sulle mie gambe
potrei lasciarla sulla strada
ma il sonno tarderebbe a venire.
Cabiria che ancora torni in sogno
non più acciaccata dai tuoi anni
e l'angelo che lontano sorride
puoi ancora toccarla, la senti?
Una carezza, un'altra ancora
so bene che il sogno sarà breve
un battito d'ali il risveglio
un battito d'ali la vita intera.
Bussa il custode alla mia porta
bussa l'ora in cui si può guarire
l'angelo e la piccola tricolore
accovacciati sul ponte arcobaleno.


Di paura in paura... 
venerdì, 7 novembre, 2014, 09:44


Tutto cambia e le paure oggi non sono più quelle di ieri...
Un tempo temevo l'uomo nero che si nascondeva tra le ombre della notte, oggi, ho il terrore diurno di accendere il televisore e di vedermi apparire Barbara D'Urso.
Il diavoletto che ti tira per i piedi non è nulla se paragonato alla suorina di talento che prende a prestito una vecchia melodia dela Ciccone.
Le notti difficili di Buzzati sono allegre e spensierate dopo aver visto Emilio Fede e Bruno Vespa per un numero spropositato di decenni.
Il motel dei Bates è un parco di divertimenti se penso alla concreta possibilità di ritrovarmi vittima dell'accanimento terapeutico.
La mela della strega di Biancaneve è davvero succosa e appetibile se consideri buona parte del cibo che trovi in un qualunque supermercato.
Tutto cambia e di paura in paura, anche la morte che si avvicina, può risultare meno crudele di tutto il vuoto e la mancanza di significato di cui l'uomo è capace.

Adesso 
venerdì, 31 ottobre, 2014, 15:28


Io sono dove tu sei...
Proprio adesso sarei lì accanto a te e se tu non fossi altrove da te stesso, potresti continuare a parlare con me e continuerei ad ascoltarti come ho sempre fatto.
Pensi di essere solo in quel ricordo che ci sorprende?
Davvero non riesci a immaginare che il tuo affetto possa raggiungermi?
Continui a fissare il mio nome sulla tomba, ma non sono prigioniero di quel cubo di cemento o di quei tre metri di terra. Sono lì nel momento in cui decidi di venire a trovarmi, ma sono dentro di te per tutto il resto del tempo.
Chi ha pronunciato la mia vita continua ancora a scandire il mio nome e a rendere possibile ogni tuo respiro.
Sono consapevole del tuo amore, anche se non esiste uno strumento che possa accertarne l'esistenza. Allo stesso modo, anche tu puoi credere alla mia presenza e in più di una circostanza hai avvertito la mia vicinanza e ti sei quasi sentito toccare dalla mia presenza...
Lasciati attraversare dalla tristezza; non esiste un altro modo perché il dolore secco e sordo decida di andare via per lasciare spazio alla quiete e alla serenità.
Indossa il tuo sorriso migliore e prenditi cura di chi hai accanto: è il modo più semplice per incontrare il Dio che continui a cercare. Ogni volta che incontri Lui, incontri anche me e tutti coloro a cui ancora vuoi bene.
Io sono ancora qui, proprio adesso, mentre ti accorgi che puoi fermare un istante e trovare in quel frammento tutto quello di cui hai bisogno.
Sia benedetto Dio: in Lui nulla è diviso, in Lui nulla è perduto, in Lui tutto è ancora e sempre, adesso.


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