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En passant 
sabato, 8 settembre, 2012, 12:47


Di passaggio, ma con un po' di tempo a disposizione, come quell'estate del 1997 a Digione, in vacanza per una settimana intera, da solo, ma non per troppo. Se chiudo gli occhi per qualche istante, sono seduto di fronte alla cattedrale con un Kyr tra le mani e Pierre a parlarmi del concerto di campane che si terrà la sera successiva.
Se provo ad ascoltare, sorrido divertito da quel gioco di campanari che si susseguono e propongono le loro melodie in quel teatro gotico che si affaccia sulla piazza.
Cammino a lungo in quelle mattine di sole e raggiungo l'orto botanico e il giardino, scopro il primo negozio della Fnac e decido di entrare.
Ci sono tantissime copie di un cd in lancio promozionale, Jean Jacques Goldman è l'autore, En passant, il titolo di quelle canzoni che scorrono, una dopo l'altra, nel mio lettore cd di ieri o nell'iPhone, proprio adesso.
Provo ancora le stesse emozioni mentre una traccia sfuma e l'altra comincia: chi avrebbe detto che un pugno di canzoni potessero avere una vita così lunga, almeno in me.
Quindici anni dopo, provo ancora un grande affetto per quelle melodie che riportano alla mente le fotografie che ho scattato con la mia memoria interna.
Quindici anni dopo so ancora riconoscere e assoparare il vino impreziosito dal cassis, l'amicizia di Pierre, l'assiette di formaggi locali e una tavola di persone, incredibilmente diverse, messe a tavola da quello che alcuni vogliono chiamare caso o destino.
En passant, ci si ritrova o si sceglie d'essere soli e di passaggio, si torna ad essere insieme.
"Mia bella, un giorno partiremo e nessuna ombra velerà più i nostri sogni..." così canta ancora Jean Jacques e, così canto anch'io quel tempo che talvolta perdiamo per il puro gusto di poterlo ritrovare, integro, intatto, quasi eterno.
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Anfetamine per bambini... 
lunedì, 3 settembre, 2012, 10:34


Prendiamo sempre il meglio dalla società americana e non vogliamo certo perderci l'opportunità di un'anfetamina capace di risolvere il deficit di attenzione da parte dei bambini.
I bambini iperattivi sono malati e vanno curati!
Se qualcuno spaccia anfetamine di fronte a una scuola, giustamente, lo arrestiamo, però se te la prescrive il medico il discorso cambia e pensiamo che sia per il bene del bambino. Certamente è un bene per la nota casa farmaceutica che la produce: i soldi non puzzano mai.
Io iniziarei a curare il deficit di attenzione della società adulta nei confronti dei bambini, ma temo che non sarà sufficiente l'uso di un'anfetamina.
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La voce del silenzio 
venerdì, 31 agosto, 2012, 18:52


E dopo tante parole, dette e scritte, con la volontà di dialogare con chiunque, quel che resta è il silenzio di una voce che accarezza il limite e la fragilità umana, con il coraggio della profezia e la sapienza di chi ha compreso che cos'è la misericordia.

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Calciomercato 
venerdì, 31 agosto, 2012, 18:33


Uggia di fine agosto con pioggerellina lieve e il monitor depresso che si arresta sui saldi del calciomercato. Dal noto hotel meneghino in cui si celebrano le trattative per rinforzare o indebolire le squadre della nostra massima serie, compaiono i volti di Criscitiello e Pedullà che blaterano di Luca Toni pronto a tornare a Firenze per un anno alla modica cifra di 400.000 euro...
Criscitiello si pavoneggia con lo specchio della Ballarini per aver dato la grande notizia anticipando la rivalità delle televisioni concorrenti presenti nella hall; quasi quasi mi commuovo di fronte a qualcosa che riuscirebbe a oscurare anche la caduta del muro di Berlino.
Iniziavo a chiedermi come avrei mai fatto a sopravvivere senza un televisore acceso: ringrazio i due brillanti conduttori e i loro telefonini sempre accesi sul mondo reale, per avermi dato un'occasione in più per spegnere con convinzione il mio tostapane a colori.

La casa che verrà 
venerdì, 31 agosto, 2012, 09:47


Se un giorno fossi casa
tranquillo mi abiterei
senza serrature e chiavistelli
privo di fastidiosi allarmi,
mi lascerei visitare
in ognuna delle mie stanze
ti chiederei di entrare,
se mai quel giorno verrà
anche tu sarai casa con me.
Se un giorno fossi casa
sereno mi placherei
senza grate alle finestre
privo di porte di sicurezza,
mi siederei ad aspettare
l'ora del ladro nella notte
con una torcia in mano,
se mai quel tempo scoccasse
proverei con lui a rubare.
Se un giorno fossi casa
sorriderei dal balcone
senza inutili discorsi
privo d'ogni logica e ragione,
mi fermerei sull'uscio
e attenderei domani
con una luna sulla fronte
se mai quel sole sorgesse
potrei anche brillare.
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