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Diario d'Avvento 14 
sabato, 16 dicembre, 2023, 07:50


La stupida insolenza del potere pensa di mettere a tacere qualunque fastidiosa opinione e dopo aver appagato la propria curiosità si trastulla con giovani ballerine ed è disposta a pagare qualunque cifra per quello spettacolo deprimente.
L'uomo che ha raccontato la luce resiste al tempo e continua a indicare la via da percorrere, mentre il volto di chi muoveva le pedine è consegnato alla storia in tutta la sua idiozia.
Chi porta nel cuore una pagina nascosta e ne ha percepito il mistero è consapevole che il suo mestiere è leggerla e non può farne a meno.
Il sinedrio degli arroganti continuerà a cantare una vittoria effimera, ma quella pagina trascinata in prigione continuerà a esser letta e narrata per la gioia dell'occhio attento, dello sguardo sincero e di ogni animo buono.

Diario d'Avvento 13 
venerdì, 15 dicembre, 2023, 07:05


"Sarà la musica che gira intorno quella che non ha futuro, sarà la musica che gira intorno, saremo noi che abbiamo nella testa un maledetto muro". (Ivano Fossati)

E non saper mai decidere se il tempo è quello di una lacrima o di un sorriso. Scegliere i passi di un sirtaki mentre suona un valzer o rincorrere un treno che è già partito. Indossare la maschera di Arlecchino nel cuore della quaresima o cercare la quiete in un centro commerciale.
Quel desiderio di leggere quando è tempo di scrivere o di camminare anche se hai buone gambe e potresti correre.
Lo sai benissimo che non è il giorno a essere sbagliato, ma è tanto comodo quel lamento che si perde nel proprio angolo desolato e rimprovera le ore colpevoli di un presunto anticipo o di un inaspettato ritardo.

Diario d'Avvento 12 
giovedì, 14 dicembre, 2023, 07:38



Li puoi trovare ovunque, anche tra le statuine di un presepe; non c'è giorno sul calendario che ignori l'uso di una spada o di una bomba. Quel segno rosso non sempre annuncia una festa, a volte è solo un'altra ferita...
Lontani dal 25 novembre, la morte di una donna appare meno grave e l'enfasi dell'inchiostro ha di meglio da raccontare.
La guerra in Ucraina è ormai meno guerra del conflitto in Palestina e i poveri siriani così come gli Afghani, sono ormai vecchia notizia taciuta dai giornali.
Vendiamo violenza e la consumiamo quotidianamente.
C'è e ci sarà sempre una nuova disgrazia o un'ultima tragedia che in un lampo sposta l'attenzione dal giorno precedente a quanto è appena successo.
Forse un Battista che scelga di non dimenticare non perde più la testa, ma un bel letto in una casa di cura è già pronto per accogliere le voci sgradevoli e scomode di chi vorrebbe raccontare un altro Natale.


Diario d'Avvento 11 
mercoledì, 13 dicembre, 2023, 07:05


Vogliamo eliminare la fatica dalle nostre vite, ma senza la stanchezza non ha alcun senso riposare e quel sogno che mette le ali ai piedi diventa poco a poco, il sonno della ragione, delle emozioni e dei sentimenti.
Svegliarsi col fiato corto e abbandonare il tepore delle lenzuola per andare incontro alle infinite possibilità di un solo giorno tra quelli di cui disponiamo...
Percorrere la propria strada per la semplice considerazione che è la cosa più giusta e buona che possiamo fare...
Accorgersi di quel particolare che la rende differente da quella imboccata ieri...
Scegliere la playlist dei propri silenzi e benedire ogni cosa col proprio sguardo...e sapere che stai andando incontro a chi si è già mosso da tempo nella tua direzione.

Diario d'Avvento 10 
martedì, 12 dicembre, 2023, 06:30


Quando un popolo è ferito il profeta non infierisce per mortificarlo ulteriormente. La Parola che lo accompagna diventa voce che restituisce fiducia e speranza: consola, accompagna, ascolta e suggerisce la via del ritorno alla salute.
Gli smarriti hanno bisogno di sentirsi dire che non sono definitivamente perduti e che qualcuno pazientemente, li sta ancora cercando.
Solo chi è consapevole di non essere stato abbandonato può trovare il coraggio di gridare aiuto.
Ignorare l'urlo di chi soffre, dimenticare il pianto di chi non ce la fa più o scegliere di presentare spietatamente il conto degli errori altrui è mettere a tacere la lingua perduta della profezia.
Se decidi che l'altro merita la propria disperazione ti stai facendo messaggio dove dovresti essere semplicemente messaggero.


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