IL SITO UFFICIALE DELLA PARROCCHIA    
 
   
 
 
a
Personal Page  
   Contattaci          
   Cerca nel Sito Pagina principale Tutte le notizie La nostra famiglia Il passato Informazioni utili  
   
   
     

La quiete sei Tu... 
venerdì, 30 gennaio, 2015, 20:02


Quando il mare mi agita dentro
quando le vele della mia presunzione
non reggono l'impeto del vento,
quando il timone non risponde
e la deriva si fa così vicina,
quell'istante di quiete sei Tu.
Quando la paura assume il comando
quando la ragione si allontana
e un piccolo scoglio sembra enorme,
quando il sentimento distrugge
e l'ansia diventa sovrana,
il volto buono della quiete sei Tu.



Domani accadrà... 
giovedì, 29 gennaio, 2015, 17:46


Domani accadrà e domani è già oggi se lo decidi tu.
Domani accadrà e domani è già adesso se provi a osservare ogni cosa in modo differente, se prendi coscienza di un qualsiasi frammento di bene e provi a chiederti da dove viene, perché è accanto a te e che cosa diventerà.
Domani accadrà perché è già accaduto e in un mondo di re e regine per un solo giorno o per cento anni, il Regno, quello vero, non indossa corone ed è più familiare a chi raccoglie spighe nei campi che a chi frequenta una corte.
Domani accadrà e un uomo qualunque se ne accorgerà, contemplerà un fiore di senape o seguirà col proprio capo il transito degli uccelli.
Domani accadrà e se dimentico per un istante le ansie e le preoccupazioni, se divento partecipe del mio respiro, se libero il canto che mi porto dentro e mi concedo il tempo della lode, domani è già qua.

Quello che sei 
giovedì, 29 gennaio, 2015, 06:01


La luce non ha bisogno di nascondersi e il giorno che ti porti dentro è più luminoso quando decidi di viverlo senza lasciarti condizionare dal timore di chi ha paura di riconoscerti per quello che sei.
L'umana rappresentazione chiede interpreti credibili e la battuta che Qualcuno ha posto nel tuo cuore, nella tua mente e sulle tue labbra non deve restare segreta, ha bisogno della fedele riproduzione di una voce.
Quello che sei è l'unica cosa che possiedi veramente, l'unica ragione che possa accordarsi coi tuoi sentimenti.
Quello che sei chiede silenzio per essere ascoltato nel profondo della tua esperienza e deve essere raccontato con sincerità e chiarezza.
Quello che sei è anche quello che avrai e nascondersi, è rifiutare il dono che hai ricevuto, è mettere il silenziatore alla propria capacità di amare, di vivere e di sognare.

Parabole... 
martedì, 27 gennaio, 2015, 15:58


Le parabole sono nate per essere raccontate, una, cento, mille volte...
La tua voce evoca immagini che qualcun altro prenderà in considerazione da un altro punto di vista e le parole che hai appena pronunciato, si arricchiranno presto di nuovi particolari.
C'è un tempo in cui ti sei identificato col terreno sassoso e un altro tempo in cui sei cresciuto troppo in fretta per accorgerti che senza radici non si può andare molto lontano.
C'è un tempo in cui hai pensato di poter mettere giovani piante e arbusti pungenti nello stesso terreno e un tempo in cui hai conosciuto la soddisfazione di un piccolo o grande raccolto.
Penso di essere stato un po' tutti i terreni descritti nella parabola e l'aver dato frutto oggi, non significa che da questo momento in poi, il raccolto sarà garantito.
Ogni singolo istante può rendere un terreno fertile, ma è vero anche il contrario.
Se smetto di ascoltare sono di nuovo al punto di partenza.
Se smetto di raccontare la parabola che mi è stata donata, corro il rischio d'illudermi di averla capita una volta per tutte. Non è così!

Familiare 
lunedì, 26 gennaio, 2015, 17:20


Siamo padri e madri, ma siamo anche figli e nipoti, a volte zii e a volte, anche nonni.
Per definire noi stessi, ricorriamo spesso a un grado di parentela che ci mette in relazione con un nostro familiare.
In altri casi, manifestiamo un certo fastidio quando ci associano a un parente che è tale per circostanze puramente biologiche.
Al contrario, capita di incontrare qualcuno sulla nostra strada che diventa, un po' alla volta, più familiare di buona parte della nostra parentela.
La familiarità si costruisce un po' alla volta, non è un fatto che è semplicemente successo, ma una libera scelta che si ripete ogni giorno.
Il bene mescola le carte e allarga i nostri orizzonti e l'estraneo di ieri può diventare un amico che amiamo come se fosse un nostro fratello.
Quando Gesù indica i suoi discepoli come padri, madri e fratelli, non vuole certo ridimensionare l'amore per la madre e per gli altri parenti che lo stanno cercando.
Ai piedi della croce, Maria diventerà madre dell'umanità intera e abbraccerà quel progetto che superando ogni barriera, osserverà ogni singolo uomo come un figlio di cui prendersi cura.
Per Gesù, l'essenza della familiarità è nell'accoglienza di quella Parola che trasforma ogni essere umano in un potenziale fratello o sorella.



Indietro Altre notizie