domenica, 25 gennaio, 2015, 19:54
Qualcuno raccoglie l'invito, esce dall'anonimato della folla e scopre l'efficacia di una Parola che coinvolge una comunità tutta intera.
Accanto ai dodici, ecco i settantadue e la libertà di poter camminare insieme per raccontare ad altri la propria esperienza.
Ci vuole leggerezza per andare avanti senza smarrire il contenuto di quel Vangelo che inizia a diffondersi e chiede strumenti di pace per poter essere credibile.
Ci vuole rispetto per le opinioni altrui e la consapevolezza che quel che gratuitamente abbiamo ricevuto, va consegnato con la stessa gratuità.
Ci vuole il tempo necessario per costruire rapporti significativi che non si moltiplicano con la rapidità dei propri contatti su facebook...
Qualcuno raccoglie l'invito e può comunicare la vicinanza di Dio e del suo Regno.
Qualcuno come noi, ad esempio...
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sabato, 24 gennaio, 2015, 06:00
La folla è allo stadio e al centro commerciale.
La folla è al concerto e si muove quando diventa corteo.
La folla è in processione e talvolta anche in chiesa.
E quando ti avvicini alla folla, se non sei abbastanza sicuro del tuo percorso, improvvisamente, ti risvegli altrove.
La folla acclama, incita, recita uno slogan dietro l'altro e coinvolge profondamente.
La folla vende l'illusione di essere realmente uniti per il semplice fatto di avere uno stesso capo sulle spalle o un nemico comune da combattere.
La folla rende l'individuo altro da sé e può condurre alla follia.
Non è un caso se il figlio di Dio, di fronte a chi lo rincorre per confonderlo con una corona, decide di andare altrove per non lasciarsi imprigionare dal presunto successo.
venerdì, 23 gennaio, 2015, 05:53
Se avesse optato per scendere verso il mare, se almeno avesse considerato l'ipotesi del lago, sarebbe stato ben differente il numero...
Salire su un monte è sempre faticoso, un azzardo; come quel doppio sei puntato su un gruppo di uomini fragili e ancora poco sicuri.
Dodici come la storia di ieri, come le antiche tribù, dodici tra quelli che agitavano le reti per la pesca o riscuotevano cartelle e non erano quelle per la tombola.
Dodici, alcuni impetuosi ed energici, altri più miti e riflessivi.
Dodici, soltanto dodici uomini, capaci di estrema lealtà, ma anche di tradire.
Dodici e non avevano nulla di più e nulla di meno di quello che appartiene alla nostra umanità.
Dodici punti interrogativi come quello che ogni mattina si risveglia insieme a noi.
Una domanda si ripete, come la storia, come quell'opportunità che ci è data, anche oggi, di provare a seguirlo...
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giovedì, 22 gennaio, 2015, 05:53
Per semplice curiosità
per il più profondo interesse
per solitudine o per noia
per affetto e per amicizia
per la gioia delle parole
per la verità dei silenzi
per affrontare l'inverno
per cogliere l'estate
per una sola stagione
per la vita intera
per spontanea affinità
per le attaraenti differenze
per il bambino che siamo stati
per il vecchio che diverremo
per estrema superficialità
per la più pura tra le fortune
per voltare pagina
per continuare a leggere
per le storie di ieri
per il racconto di oggi...
Gli altri che abbiamo incontrato
quelli di questo nuovo mattino
meritano fiducia e accoglienza
e un grazie detto troppo poco,
gli altri sognano come noi
gli altri sono come noi
e noi siamo proprio come loro.
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mercoledì, 21 gennaio, 2015, 05:45
Quando un uomo guarisce è festa e se ancora non riesci a capirlo, il tuo dio è davvero più misero che misericordioso.
Quando una donna tocca il cielo con un dito è festa e se desideri negarle la gioia di una danza, il tuo io è un insignificante puntino che simula una grandezza che di fatto non sussiste.
Quando un bambino gioca è festa e se arriva puntuale il tuo rimprovero, la tua infanzia ha bisogno di uscire dalle pareti della prigione in cui l'hai rinchiusa.
Quando un giovane ama è festa e se il tuo indice accusa, mentre ti stracci le vesti, hai smarrito la purezza dei tuoi sentimenti più veri.
Quando un'anziana racconta storie antiche è festa e se quel che provi è noia la via della saggezza è ancora lontana.
Quando un uomo guarisce è festa e se tendi la mano, qualcuno di sicuro è pronto ad afferrarla e che sia venerdì, sabato o domenica, lasciati andare e prova a guarire insieme a lui.
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