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Diario d'Avvento 22 
sabato, 23 dicembre, 2023, 07:32


Gli usi e i costumi di un popolo, le abitudini e le consuetudini familiari...e poi c'è una parola differente, l'azione di uno Spirito che sostiene un'attesa profonda e apre il cuore alla novità che viene da Dio.
"Giovanni è il suo nome" e quel nome non si discute, quel dono ha il compito di dare inizio a un tempo che pregusta il lieto annuncio e non importa quello che gli altri pensano o sentono.
E Zaccaria mette su carta quella decisione inaspettata, perché quel silenzio si sciolga e diventi voce di quella lunga meditazione, di quella preghiera incessante che finalmente comprende la benedizione e la fecondità che vengono da Dio.

Diario d'Avvento 21 
venerdì, 22 dicembre, 2023, 07:26


Mi è cara l'ora del Vespro, il giorno che si fa sera e la ripetizione delle parole e del canto che raccontano il volto buono della storia. L'anima che si lascia sorprendere dalla Grazia, lo sguardo di una madre che purifica le mie attese e il volto dei semplici che intuiscono quello che i grandi faticano a capire.
Lo Spirito che sostiene la danza di chi riesce a esultare anche se il corpo fa sentire le ferite e la vita appare sempre come un'incompiuta. La beatitudine che per un attimo ti sfiora e là dove non c'è più alcun bisogno di difendere un'immagine, la verità di una coscienza che si lascia curare e restituisce definizione a un volto.
E mentre i ricchi continuano ad accumulare il peso delle cose che svuotano la vita di un senso, mentre gli arroganti fanno i conti con qualcuno che ha più voce di loro, i piccoli si godono l'istante di un Dio che resta accanto.

Diario d'Avvento 20 
giovedì, 21 dicembre, 2023, 07:39


Bella la vita che si mette in viaggio e non teme quell'entusiasmo che diventa servizio, attenzione e premura per chi vive la tua stessa attesa, anche se ha qualche stagione in più.
Due lettere scritte da un cielo che si è fatto vicino e già respirano dentro.
Bella la vita che si offre e si riceve senza troppi calcoli, il dono che non può essere quantificato, la gioia dell'incontro, l'ospite che prende casa nel tuo ventre e la risposta dell'altro che già si fa sentire in quel profetico primo annuncio.
Bella la vita di chi contempla mentre prepara la cena o svolge un qualunque compito senza perdere il senso di un mondo che è un ripetuto invito alla relazione e alla condivisione.


Diario d'Avvento 19 
mercoledì, 20 dicembre, 2023, 08:05


C'è chi desidera raggiungere il divino con l'aiuto e il supporto della cibernetica, superare il limite affidandosi a un microchip e parlare tutte le lingue del mondo con un traduttore simultaneo incorporato alla connessione dei neuroni.
A volte mi chiedo se la vera soluzione non sia quella di provare seriamente a essere più umani e di riconsiderare l'importanza della fatica, del sudore sulla fronte e di un lavoro e di uno studio che non sono necessariamente una condanna.
Le informazioni che rispondono alle vere esigenze dell'essere umano sono decisamente più semplici e l'albero della vita ha frutti più digeribili di quelli che offre la presunta conoscenza del bene e del male.
Il problema di fondo non è diventare come Dio, ma realizzare quello che realmente siamo.
Quando un uomo apprende l'arte di essere sé stesso non ha paura di una lunga scalinata e sorride di fronte a chi suggerisce l'uso di un ascensore.
Il senso dei propri giorni è in ogni singolo gradino e tra una rampa e l'altra diventa necessario concedersi un respiro, un pensiero e una preghiera.
Nulla è impossibile a Dio e quella Parola che presto sarà uomo è l'istruzione necessaria per un divenire a misura di quello che siamo.




Diario d'Avvento18 
martedì, 19 dicembre, 2023, 09:37


Poter finalmente entrare nel cuore di una rosa e nel mistero di un attimo privo di distrazione…
Dolce è la pena di Zaccaria, dolce è quel tempo sospeso dalla ripetizione delle troppe parole che ti costringe a frequentare te stesso e quello che ti sta accadendo.
Immagina un tempo che rinuncia alle notifiche di un cellulare, alle troppe suonerie che richiamano la tua attenzione, immagina di non poter rispondere e di ritrovarti in compagnia di un pensiero che davvero ti appartiene.
Immagina una gioia che accetta di crescere e prende tutto il tempo di cui ha bisogno prima di essere raccontata.
Immagina il suono delle parole nello spirito e nella mente, mentre la tua volontà riscopre il piacere di ricordare quello che Dio non ha mai dimenticato.
Dolce è la condanna di Zaccaria, il rispetto e la dedizione per un grazie che nasce dentro e brilla in uno sguardo che nel futuro tornerà a essere voce.



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