IL SITO UFFICIALE DELLA PARROCCHIA    
 
   
 
 
a
Personal Page  
   Contattaci          
   Cerca nel Sito Pagina principale Tutte le notizie La nostra famiglia Il passato Informazioni utili  
   
   
     

Quando l'affetto verrà 
lunedì, 21 marzo, 2011, 10:07


Quando l'affetto verrà
non sarò più il povero
che bussa alla tua porta
mi chiamerai per nome
e non sarai l'operatore
di un centro di carità
che scruta il mio dolore
come se fossi un caso...
l'amore non conosce il caso
sceglie e decide per il dono
e non misura le mie ferite
nè nasconde le proprie cicatrici
le offre al sole e guarisce
tocca con il coraggio del cuore
e anche per me troverà salute.
Quando l'affetto verrà
non sarai così diffidente
né proverai vergogna per la mia casa
non giudicherai l'odore che ho addosso
perché ti sentirai parte di me
uomo della mia stessa umanità
vita che scorre con più fatica
e cerca riparo in una canzone
rifugio in un pacchetto di sigarette
musica per alleviare la sofferenza...
non ti sentirai più estraneo
nè ti chiederai perchè una vecchia
abbraccia ancora le sue bambole
perché sarà un bambino a leggere
il vento che mi separa dagli uomini.
Quando l'amore verrà.
1 commento ( 1422 visite )

Games without frontiers 
domenica, 20 marzo, 2011, 10:28


Non voglio disturbare Gheddafi, magari lo bombardo domani e amici come prima.
La coerenza prima di tutto, poi la lealtà e la lungimiranza: il petrolio non puzza mai.
Un centinaio di cerobrolesi di ogni patria e nazione tiene sotto scacco il mondo intero e continua indisturbato a propagare la dottrina della paura: Irak, Afghanistan, un po' d'Africa in giardino e domani, probabilmente, Iran e Corea.
Sono aperte le iscrizioni ai giochi senza frontiere e da buoni Italiani, non vogliamo restare indietro.
Il "Bunga Bunga" ai tempi del Risiko è un gioco assai strano: a volte sei davanti e inspiegabilmente finisci col prenderlo nel sedere.
Buona visione a tutti.
3 commenti ( 1269 visite )

Va' pensiero 
venerdì, 18 marzo, 2011, 09:35


Va' pensiero che oggi ti esprimo dritto e, domani, ho pronta la versione contraria, tanto nessuno ha più nulla da obiettare.
Vai e bacia la mano di Gheddafi finché conviene, poi sgancia una bomba e cavalca l'onda ribelle per una nuova missione di pace infinita.
Vai e sulle centrali non ci ferma nessuno, ma se il Giappone cambia l'umore della gente, allora è tempo di allinearsi e di imporre uno stop che nulla ha da spartire con la consapevolezza del disastro e tutto deve ai numeri dei sondaggi.
Vai e abbraccia l'antico sovrano, anche se egli stesso ammette l'omicidio e sputa il proprio disprezzo sul tuo popolo.
Vai e cambia sempre opinione quando conviene e diventa opportuno adeguarsi per non perdere l'ultimo scranno.
Vai e difendi il crocifisso mentre invochi il dio Po e ti fai pagare da Roma per urlarle ladrona.
Vai e recita l'adagio che sussurra "basta il pensiero". Una bandiera sul balcone, un vecchio inno, una marcetta e domani, divisi come sempre ad alternare la retorica delle idee al cinismo dei fatti.
1 commento ( 1210 visite )

Via Padania 
giovedì, 17 marzo, 2011, 11:03


L'Italia sempre più divisa celebra 150 anni d'unità con tanto d'inaugurazione di via Padania a Varese...
Una bandiera colorata e uno sfondo grigio come il tempo e come l'ipocrisia di una vecchia bambina che non ha nessuna intenzione di crescere.
Ne riparliamo per il duecentesimo...
4 commenti ( 1240 visite )

Sicuro di nuova generazione 
mercoledì, 16 marzo, 2011, 09:12


Sicuro, di nuova generazione, almeno sino alla prossima catastrofe.
Sicuro come i missili intelligenti e le mine antiuomo: dovremo solo aspettare "un atomino".
Non credo a una virgola di quanto affermano i signori dell'atomo. Credo all'evidenza che da Chernobyl a Fukushima ripete lo stesso concetto: la situazione non è mai sotto controllo.
Nell'ipertecnologico Giappone, non in Russia, le centrali nucleari fanno acqua e, davvero crediamo che in Italia riusciremo a fare di meglio?
La mafia resterà estranea a questa non indifferente possibilità di lucro?
Faremo un bel mercato per smaltire le scorie radioattive con l'aiuto della sempre fiorente edilizia pulita o, sceglieremo di sotterrarle nei pressi di un frutteto?
Quando inizieremo a parlare seriamente di energie rinnovabili, di riduzione dei consumi fini a se stessi, di eolico, di pannelli solari per tutti, di quella piccola parte di deserto che potrebbe garantire energia pulita non solo per l'occidente?
Di sicuro, vorrei evitare di leggere le dichiarazioni assurde dei nostri baldi ministri, del governo e dell'opposizione che non fa più ridere neanche i polli d'allevamento.
2 commenti ( 971 visite )


Indietro Altre notizie