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Un tempo per cambiare (5) 
sabato, 20 ottobre, 2012, 08:31


Non cambia lo scenario politico e la situazione della mia squadra del cuore è sempre quella...
Non è un lavoro differente e le persone di oggi sono in buona parte quelle di ieri...
Non è una nuova camicia e le scarpe sono quelle di qualche anno fa...
Non ho comprato l'ultimo modello di cellulare e continua a piacermi la pizza con le cipolle...
Non ho chiesto trasferimenti e non ho neanche azzeccato la sestina del superenalotto, a dire il vero, non ho neanche giocato...
Non vado più a cercare fuori quel che ho già dentro e giorni come questi, la pioggia può cadere senza modificare il mio umore.
Sono proprio io il cambiamento che desidero e mi godo il silenzio come non riuscivo a fare da parecchio tempo.
Sono io che frequento me stesso e apprezzo la novità a cui ho spalancato le mie porte.
Sono l'aria che respiro e l'ossigeno che scorre e attraversa un corpo preso in comodato d'uso perché l'anima cresca dentro e impari l'arte di non lasciarsi ingabbiare.
Sono il sogno che non ha più paura dell'incubo e il miraggio che crede all'invisibile e muta gli eventi del mondo reale.
Sono colui che guarda l'orizzonte e la linea provvisoria di un confine che può essere oltrepassato nella misura della propria fede.
Lascio parlare e ascolto quelli che si accontentano, non perdo più tempo a giudicare i loro contenuti; però, subito dopo proseguo per la mia strada e non mi lascio più condizionare da chi rinuncia e continua a ribadire a sé stesso e agli altri la parola impossibile.
Io cambio e, oggi, questo è sufficiente e appagante.
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Bicchiere 
venerdì, 19 ottobre, 2012, 11:16


Un bicchiere per dimenticare, per cercare un sorriso che non c'è, per trovare la grinta e la sicurezza che sobrietà non ti sa dare.
Un bicchiere per ridere e per scherzare, per cantare in compagnia di qualche amico o per raccontare un po' di vita quando è sera.
Un bicchiere d'acqua limpida e fresca dopo una lunga camminata, un bicchiere di vetro e non di plastica, un bicchiere e tutti a casa...
Un bicchiere e non è mai lo stesso, un bicchiere per la festa, mentre un altro è già disperazione, un bicchiere e sei tu a determinare il valore, la consistenza e la profondità che a volte può distruggere e, in altri casi, semplicemente, dissetare.

Il bambino ferito... 
mercoledì, 17 ottobre, 2012, 11:27


Nel cuore di ogni adulto c'è un bambino ferito, un piccolo d'uomo che cerca il giardino della propria infanzia per ritrovare l'ombra di una negazione o di un desiderio, nascosta da una vecchia cicatrice.
C'è chi ripete a sè stesso che le questioni adulte non riguardano quel bambino, chi preferisce negarne l'esistenza, chi non ha tempo per provare a ricordare la sua voce e chi è del tutto inconsapevole di quella vecchia ferita.
La linea della storia vede il bambino dissolversi per fare posto al ragazzo, al giovane e, finalmente all'uomo, ma in quell'uomo restano presenti tutte le stagioni e la sincronia dei tempi chiede armonia ed equilibrio perché l'adulto possa davvero essere tale.
Il bambino attende di essere riabbracciato dalla presenza affettuosa di qualcuno che sia diventato padre e madre di sé stesso.
La ferita non può essere abbandonata all'oblio e la cicatrice ha bisogno di consapevolezza perché la guarigione sia completa ed efficace.
Nel cuore di ogni adulto c'è un bambino ferito e, quando i due camminano mano nella mano, nel cuore di ogni adulto c'è un bambino guarito.

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Ogni storia è illuminata 
martedì, 16 ottobre, 2012, 09:45


Non c'è nebbia o foschia che possa trattenere a lungo l'impeto del sole e la sua energia, sempre pronta a guarire il freddo dei pensieri e la rigidità delle anime infelici.
Ogni storia può essere letta dal punto di vista delle sue ombre, ma anche dalla prospettiva di una luce che qualunque uomo di buona volontà può imparare a riconoscere e interpretare.
Un caffè in una mattina d'inverno, un abbraccio in una delle tante stazioni del mondo, una passeggiata su un tappeto di foglie, un cielo limpido, una lettera mai spedita, una giornata di lavoro...
La banalità delle azioni che si ripetono, apparentemente sempre uguali, cambia improvvisamente orizzonte quando uno sguardo attento si fa presente e distingue l'origine da cui trarre la propria originalità.
Ogni storia è illuminata di una luce che cresce e diventa sempre più intensa e forte. Ci sono giorni in cui ti svegli e osservi le ombre, ma anche le ombre sono ombre di luce e non ti resta che rallegrartene e condividere la gioia di quel riflesso accecante.
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La casa, dentro... 
sabato, 13 ottobre, 2012, 16:05


Non è mattone e tantomeno cemento
non è legno e men che mai plastica
la casa è dentro e non è tegola
la casa è dentro e non è finestra.
Non è campagna e certo non è città
non è montagna né metropoli sicuro
la casa è dentro e forse è sogno
la casa è dentro e sembra spirito.
Non cerco casa fuori da me stesso
e devo abbattere quel muro, dentro,
pensare come un albero il mio inverno
le foglie cadute, il nido sul ramo.
Prendo casa là dove sono presente
le mani e i piedi in comodato d'uso
l'ospite accolto e quello accogliente
la casa che verrà è l'uomo che sarò.


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