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Mentre si fa sera 
giovedì, 19 settembre, 2013, 12:10


Mentre si fa sera
attendo il tuo ritorno
senza più parole
l'affetto può bastare
è quasi amore e tu lo sai.
Mentre si fa sera
preparo il mio volo
libero da bagagli
con la sola intenzione,
è già ora di tornare.
La piccola morte del sonno
è un bacio sulla guancia
è il fiato che riposa
è neve da sciogliere
è lacrima e pazienza.
Mentre si fa sera
sono cielo e mare
un orizzonte vicino
la vita è sufficiente
è quasi giorno e tu lo sai.
Mentre si fa sera
riprendo la mia quiete
sfumo come la luce
chiudo gli occhi
e indosso un sogno.
Mentre si fa sera
sono giorno e notte
tramonto d'aurora
cuore che tace
è semplice affido.
La piccola morte del mondo
è un mattino che affiora
è oltre ogni limite
è terra inesplorata
è casa e verità.

L'io differente 
mercoledì, 18 settembre, 2013, 16:56


L'io differente ti sorprende e già non sei più tu.
Sei un attimo più in là, una domanda si aggiunge alla tua identità e mentre saluti la fotografia di quel che sei stato, si affaccia alla mente un nuovo pensiero che anticipa quello tra poco sarai.
L'io differente abbandona il transito di ogni immagine e non teme l'incertezza: lascia sulla panchina una vecchia abitudine e dà il benvenuto a un altro te stesso che meglio rappresenta quel che sei diventato.
L'io differente ascolta il mondo e quando ha capito l'antifona, lo lascia girare con le sue vecchie convinzioni e riprende il proprio cammino.
Non è sempre simpatico, l'io differente non ha bisogno d'applausi e obbedisce nel profondo a quel desiderio di crescere che ripudia l'omologazione dell'essere adulto.
L'io differente saluta e ringrazia il giorno che se n'è appena andato e subito dopo si rivolge dove l'aurora va a presentare il nuovo mattino.
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L'inutile dolore 
lunedì, 16 settembre, 2013, 10:43


La sofferenza che mediamente dobbiamo sopportare è più che sufficiente.
Se davvero l'uomo è così intelligente, dovrebbe prendere coscienza di essere l'unica creatura capace di generare tanta sofferenza al pianeta in cui vive.
Se davvero l'uomo è così umano, è tempo che si adoperi un po' di più nell'esercizio della compassione.
Se davvero l'uomo è a immagine di Dio, è necessario che riconsideri ogni bene di questa terra come una responsabilità ben precisa.
Il dolore del tutto inutile non ha senso né ragione, consuma e divora tutto quello che tocca e porta sempre la firma di un'umanità corrotta e inconsapevole.

Come loro 
mercoledì, 11 settembre, 2013, 10:57


Non ti credo più, quando mi dici che non posso alzarmi in volo, che sono troppo pesante e privo d'ali, non do più alcun peso alle tue parole.
Fai bene a ripercorrere in tondo il cammino di sempre, ma in quella tua sicurezza non vedo altro che rinuncia, paura e noia.
Se ti dicessi che è possibile, se ti raccontassi alcune delle mie traiettorie, mi guarderesti con la tua compassione, come si è soliti fare con un folle o con un esaltato: ma c'è qualcosa di più assurdo del mondo, e dei suoi tanto celebrati riferimenti?
Io, come loro, non riesco a rinunciare al mio tratto di cielo e quando il pensiero si fa leggero mi accorgo che non c'è nessun limite per chi desidera distendersi in volo.
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Sono il giardino... 
sabato, 7 settembre, 2013, 10:51


Quando sono gratitudine io sono il giardino...
Sono il filo d'erba e la goccia di rugiada di un mattino sul finire dell'estate.
Sono il vecchio pino e la sua voglia di puntare dritto verso il cielo per ospitare il nido delle ghiandaie e dei codirossi.
Sono il fiore del trifoglio che sa bene chi sia il sarto capace di vestirgli addosso tanta bellezza.
Sono la vecchia gatta che chiede ancora una coccola e ti rasserena quando viene sera.
Sono la mano che ascolta il canto della rosa e il piede che si sposta se vede una formica o una cavalletta.
Sono la coscienza che tutto unisce e nulla separa.
E se ti sembra folle quello che sto dicendo, allora, cerca un attimo di gratitudine e scoprirai che anche un mondo ferito come quello in cui vivi, può e deve essere letto con la consapevolezza di un cuore aperto...
Un attimo di gratitudine e il cuore può lasciare uscire il dolore e la sofferenza che ti ostini a trattenere inutilmente.
Un attimo di gratitudine e diventi la casa che hai sognato e per cui provi nostalgia.
Un attimo di gratitudine e puoi smettere di osservare il giardino, perché questa volta il giardino sei tu.


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