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Past Lives 
sabato, 17 febbraio, 2024, 10:41



Un film di Celine Song. Con Greta Lee, Teo Yoo, John Magaro, Seung-ah Moon Uscita 14 febbraio 2024. Oggi tra i Film al cinema in 389 sale. Distribuzione Lucky Red.

Che cosa avrebbe potuto essere quel noi che non si è detto, quell'amore che non ha trovato la forza di pronunciarsi, quella strada che si è separata a un bivio e ci ha portati altrove?
La delicatezza con cui Cecile Song affronta la questione è uno dei punti di forza di questo film uscito nel 2023, ma che è approdato nelle sale nel giorno di S. Valentino.
Le parole qualcosa dicono, ma sono le espressioni dei volti, la postura dei corpi e la direzione degli sguardi a suggerire quel di più assente dai dialoghi.
È poetica, forse un po' favolistica, la misura e l'equilibrio di un marito che attende lo sviluppo degli eventi.
La Corea che ti porti dietro anche a New York e la Corea che ha scelto di restare a casa, i sogni, le ambizioni e le prospettive che a volte ci avvicinano e molto più spesso ci allontanano.
Quell'immagine iniziale, quei commenti di chi cerca d'interpretare quel trio di protagonisti, alla fin diventa anche un po' tuo. E ti sembra che tutto vada esattamente dove è giusto andare.

È festa 
sabato, 17 febbraio, 2024, 10:19


Non c'è più alcuna distinzione di abito e le visite al tempio o alla chiesa sono ormai tempo utile per celebrare il vuoto nei centri commerciali che spogliano il numero delle anime presenti nei centri storici.
Ci sono sempre compiti da eseguire o da correggere, cuscini in cui affondare per pensare il meno possibile e prendere le distanze dalla sveglia del lunedì mattino.
Si sbadiglia a pranzo e quando le proprie finanze lo permettono, si evita il più possibile di cucinare in attesa della consegna a domicilio o della prenotazione in un ristorante, meglio se è sufficientemente esotico e porta alla mente l'idea di un viaggio tra i fornelli.
Il televisore puntualmente acceso se la comunità e familiare e non si ha troppa voglia e poco si sente l'esigenza di comunicare.
È festa sì, ma non più di tanto e l'idea comunitaria si perde nelle differenti e spesso inconciliabili esigenze personali.
Il giorno del Signore raccoglie pochi fedeli e anche tra i praticanti, spesso può risultare complesso ricavarsi una finestra per rendere un po' più esplicito ciò in cui si crede.
Si rincorre una vita che ha sempre meno fermate o ci si abbatte per quel senso d'impotenza nei confronti di un tempo sempre più difficile da decodificare.
Tutto cambia e quanto è importante essere partecipi di questa evoluzione, ma non subendo un giorno di festa che si concede completamente alle necessità del mercato e dimentica che abbiamo altre esigenze oltre a quella di dormire, mangiare e comprare.

Green Border 
lunedì, 12 febbraio, 2024, 08:18


Come cambiano le cose quando muta il confine.
Il migrante ingombrante che dalla Bielorussia cerca di entrare in Polonia viene rispedito da una sponda all'altra, oltre il filo spinato, senza la minima protezione del vecchio o la difesa del bambino.
L'accoglienza fraterna e la cura per chi scappa da una guerra in Ucraina con animali al seguito e gesti più che leciti di un'umanità differente.
In mezzo gli attivisti che in un caso sono perseguiti dalla legge e dall'altro appaiono come collaboratori della medesima.
La regista polacca dirige questo docufilm prendendo posizione e lasciandoti l'amaro in bocca dopo la visione.
C'è l'Europa con progetti e delle parole e c'è la verità di fatti che sembrano affermare l'esatto contrario.

Povere creature (Yorgos Lanthimos) 
domenica, 11 febbraio, 2024, 08:35


Si esce un po' storditi dopo le oltre due ore dell'ultima pellicola di Yorgos Lanthimos che mescola bianco e nero e una tavolozza di colori che pennella una Londra simil-vittoriana o una nave che riporta alla mente Genet raccontato da Fassbinder.
Le citazioni più o meno volute sono davvero tante e c'è da perdersi in quel che resta dell'illuminismo distopico caro ai nostri tempi. Emancipazione femminile e creature sperimentali per un padre creatore a sua volta creato da un altro padre. il corpo di una madre posseduto dalla propria figlia e una meravigliosa Emma Stone che riesce a entrare in quei panni con la grazia e l'innocenza che non sembra lasciarsi macchiare da niente e da nessuno. Il lungo percorso d'apprendimento di una donna priva di ogni filtro finisce col mettere alla berlina l'inadeguatezza e l'ipocrisia di un mondo che si risolve in regole incapaci di contenere il desiderio di essere senza sapere bene chi e come.
Un uso intensivo del grandangolare che focalizza l'attenzione sul particolare e non ti permette di cogliere l'insieme.
L'Emilio redivivo, le ombre di Murnau, la danza gotico-gitana si traducono in un'estetica che è già un film anche senza sceneggiatura e non è che questa sia da meno. Più che convincenti Ruffalo e Dafoe che si perdono, s'infatuano e s'innamorano di un esperimento che sfugge dalle loro mani e non può essere né un territorio da conquistare né un laboratorio che possa contenere un'anima che vuole diventare altro.

Il punto di rugiada (Marco Risi) 
giovedì, 8 febbraio, 2024, 12:10


Ci sono momenti poetici interessanti, slanci di vita che mettono in relazione due giovani e gli ospiti di una struttura per gli anziani, ma resto perplesso dalla scrittura di un film che a tratti sembra teatro, poi diventa caricatura e a volte anche un po' fiction.
Tante storie che s'intrecciano, ma non tutte trovano uno sviluppo e altre sembrano quasi dimenticate in un angolo.
Il finale suona un po' buttato lì, senza troppa convinzione e con la sensazione che Risi abbia mescolato favola, realtà e fiction senza riuscire ad armonizzare credibilmente i generi.
Alcune interpretazioni alzano l'asticella della mia personale valutazione, ma qualcosa di meglio e di più era lecito aspettarselo.


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