lunedì, 14 novembre, 2011, 17:19
Un uomo generoso non lascia in eredità ai propri figli un milione di debiti e di barzellette, in cambio dei posti di lavoro che qualche decennio fa aveva promesso loro.
Un uomo generoso avrebbe dovuto pensare che oltre alle allegre signorine della televisione e dei festini, esisteva anche un popolo di gente comune con il problema di andare a fare la spesa, lavare il bucato e tutte le altre amenità che i più devono considerare seriamente.
Un uomo generoso non considera il ministro della giustizia come se fosse il proprio privato legale rappresentante.
Un uomo generoso ricorda bene il miracolo Italiano delle parole e il disastro in cui ha gradualmente trascinato il suo popolo.
Un uomo generoso, potrebbe andarsene con più dignità e smetterla di arringare con arroganza le virtù di cui, a conti fatti, non s'è vista traccia.
Un uomo generoso non si dimette perché la propria azienda rischia di diventare cartaccia inutile.
Un uomo generoso sa bene che la destra dovrebbe ignorare quanto fa la sinistra e non sbandiera da una postazione sicura la propria generosità, mentre una fiumana di gente lo attende impaziente per restiturgli almeno qualche monetina.
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venerdì, 11 novembre, 2011, 09:48
Bella idea la comunità Europea, ma non sono affatto convinto che l'Europa sia in buone mani. La classe politica non conta più nulla, per qualche tempo continuerà a mungere gli stati in cambio di un po' di disattenzione e di silenzio su quanto avviene nella cabina di regia.
Un po' di paura per favorire la partecipazione alle danze del vecchio continente e per introdurre una moneta che ha fatto il gioco degli sciacalli e degli speculatori d'ogni genere e specie.
Un po' di pressione e la stessa paura, per introdurre in Grecia come in Italia, gli uomini dell'economia europea: benefattori che si ritrovano di tanto in tanto al gruppo Bilderberg per discutere le nostre sorti e i nostri destini.
Siamo stati al mare e ora, partiamo per i Monti e per una nuova avventura che permetterà ai veri uomini di potere di continuare il loro gioco, neanche troppo nascosto, di poter imporre regole che permettano di tenere sotto controllo le vite degli altri.
Quando stai affogando e ti tendono una mano, non vai tanto per il sottile e afferri qualunque cosa, anche l'arto untuoso di chi è pronto a trascinarti nel girone successivo di questo mondo a conduzione infernale.
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giovedì, 10 novembre, 2011, 10:35
Riuscirà la Juventus a vincere il campionato?
Silvio darà le dimissioni e tornerà a occuparsi del Milan?
Il petrolio di casa Interista garantirà ancora un'adeguata campagna acquisti?
L'hai vista l'ultima puntata del Grande Fratello nuova edizione?
Se la parola muore, la chiacchiera è viva e, se la comunicazione langue, la rissa è dietro l'angolo.
Posso avere un'opinione senza diventare un opinionista?
Totocalcio, totogoverno, totocutugno, rispondi al sondaggio sul premier futuro, firma un nuovo appello contro la tratta delle badanti, vota le interpretazioni dell'ultimo talent, dimmi cosa pensi del bacio di Pato e Barbara...
Giornali e televisioni ormai come al Bar: di tutto, di più, soprattutto di niente.
Non c'è più distinzione nel mondo che twitta, facebooka, drinca, pippa, apre la bocca e dà fiato alla bocca per il gusto di ascoltare la propria voce.
Non c'è più una lingua, ma innumerevoli linguaggi che colmano di kappa l'assenza di un pensiero che non sia nuda superficie.
Blablabla con lo spread, la sprite e tutto il resto.
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lunedì, 7 novembre, 2011, 16:56
Fai una cosa nuova! Non perché sei annoiato, perché lo fanno gli altri o perché vuoi stupire qualcuno: fai una cosa nuova e prova meraviglia di te stesso.
Fai una cosa nuova e prova a riconoscere in te i segni di un mondo che sta cambiando e chiede passeggeri più consapevoli.
Fai una cosa nuova e chiediti se le ragioni di tamte situazioni subite siano da attribuire alle circostanze, alle persone, alle cose o, molto più semplicemente, a te stesso.
Fai una cosa nuova e prenditi la responsabilità delle tue scelte, ma lascia il peso e la zavorra di inutili sensi di colpa che umiliano e mortificano, ma non sono di grande aiuto quando vuoi essere migliore.
Fai una cosa nuova e scegli di essere quello che ti aspetti dagli altri: abbandona quello che più non serve e prenditi cura di quel che rimane.
Fai una cosa nuova e osserva bene i tuoi giorni: ci sono parole che non hai considerato, immagini che sono passate mentre eri distratto, silenzi riempiti da consigli per gli acquisti e, molto spesso, è da quelle parti che è possibile trovare una parola o un gesto da recuperare.
Fai una cosa nuova: prova a immaginarti come una persona felice e non lasciarti intimidere dall'apparente impossibilità che blocca e paralizza quanto di più profondo abita in te.
Fai una cosa nuova e prova a credere che non è Dio l'ostacolo alla tua realizzazione, ma un'immagine infantile continua a leggere paura dove non c'è altro che amore.
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venerdì, 4 novembre, 2011, 09:26
Altrove è un altro dove
ma non è lì che ti trovi,
a nulla serve una valigia
per questo o quel viaggio
se dentro nulla si muove
e tu resti quel che sei.
Si fa presto a dire sì
a immaginare un futuro
sprovvisti del presente:
adesso è domani che inizia
adesso tutto accade, ora,
prenditi il tempo e sarà tuo.
Il cuore latita eppur batte
sogna dove ti trovi e cerca
non è la porta, non la finestra
tutto è qui dentro e fuori
spiega le ali della mente
inventa il volo dove tu sei.
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