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Smile 
venerdì, 7 ottobre, 2011, 09:53


Per la foto di un gruppo o per la presenza su scherzi a parte...
Per una grossa vincita o per aver raggiunto uno dei tanti traguardi...
Per una barzelletta stupida o per la nascita di un figlio...
Per sorridere ci vuole sempre un motivo e qualcuno che sorrida con te e, forse, è per questo che non lo facciamo a sufficienza.
Si può sorridere senza una telecamera nelle vicinanze e si può sorridere anche quando si è soli.
Si può sorridere anche quando le circostanze non sono delle migliori, quando non c'è nessuna buona nuova, quando la salute è cagionevole.
Si può sorridere senza troppi se e ma, per il puro gusto di distendere i muscoli del viso e del ventre o perché, dopo tanta tristezza, ci si affaccia alla finestra della vita e si riesce a credere comunque all'esistenza di un senso.
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Thank you Steve 
giovedì, 6 ottobre, 2011, 10:26


Buona connessione ovunque tu sia. Oltre l'imprecisone di ogni mezzo per comunicare, da quelle parti, resta vivo il messaggio.

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Un dolce domani 
martedì, 4 ottobre, 2011, 10:19


E' lì con te! Quello che pensi sia il tempo perduto, se provi a guardarlo da un punto di vista differente, è già tempo ritrovato.
E' del tutto normale aver bisogno di giorni e giorni per apprendere l'arte di interpretare il volo degli uccelli o, per distinguere la voce di un vecchio albero dal brusio di un mondo che chiacchiera parecchio e comunica poco.
La lingua segreta delle api e il sibilo di un vento che annuncia la primavera, il respiro affaticato della terra e la sinfonia celeste che culla le notti dell'insonne attento, l'urlo della barriera corallina e il latrato di un cucciolo tradito da una promessa di affetto che non c'è più...
E' lì con te quel tempo ch'è solo un adesso senza il rimorso di un prima e l'angoscia di un poi, è l'attimo che riscopre la compassione per ogni cosa che vive di un solo battito e mette in circolazione l'istante in cui tutto è un grazie.
E' lì con te quel dolce domani che comincia sempre e solo oggi.

Ridi Pagliaccio 
lunedì, 3 ottobre, 2011, 09:58


Ridi pagliaccio
usa la destra per portar via
e la sinistra per occultare
metti in scena la stessa farsa
fingi la differenza che non c'è
riproponi il vecchio spettacolo
cambia le luci, muta il trucco
quello che prima c'era
adesso più non c'è...
Pagate un nuovo biglietto
controllate la vincita
spendete con moderazione
turisti tutta la vita
appendetevi al numero magico
infilate la magica sestina
ricordatevi l'abbonamento che scade
pagamento facile per lo stadio
tutti i film a casa tua
e cartoni animati ogni ora...
Comprate di tutto e di più
con la tessera del supermercato
e i punti per i piatti
con la carta oro e platino
migliaia di euro immediati
cambiate televisore e lavatrice
non dimenticate il condizionatore
l'asciugatrice e il frullatore.
Buttate via che un posto lo troviamo
a Napoli, Tripoli o Bombay
mangiate merda ben confezionata
con tanto di malattia omaggio
e battete le mani sempre
alle prossime elezioni
al funerale di un mafioso
al vincitore di Amici...
Evitate accuratamente
le pagine di un libro
se proprio amate leggere
scegliete le didascalie
le nuove tariffe telefoniche
le ultime di Paris Hilton...
Ridi pagliaccio
la crisi oggi esiste
domani non più
e tornerai ad acquistare
a spendere ad accumulare
a riversare in una discarica
a timbrare cartellini
a sognare isole in cui sei famoso
a inventarti padano
cittadino della libertà
democratico senza democrazia
libero di non avere futuro
sinistro di mai spiegate libertà
Italiano con valori borseggiati
cristiano quando conviene
buddista se mai ti annoiassi
battezzato, sbattezzato, nullo...
Ridi pagliaccio
che il vuoto non ha limite
e l'oscura materia
è pronta a chippare la tua vita
a ricordarti il tuo debito
a inseguirti, a multarti e pignorarti
a scioglierti nell'acido se sbarelli
se provi a chiederti dov'è la vita
in questo manicomio criminale
che ci ostiniamo a chiamare stato.
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Quel che non si vede 
giovedì, 29 settembre, 2011, 09:56


Dicono che quanto sfugge allo sguardo non esiste, ma se osservo al microscopio la realtà si arricchisce di particolari e con l'aiuto di altri occhi è possibile scoprire l'immenso vuoto di quel che chiamiamo materia.
Un po' alla volta, ci siamo arricchiti di possibilità di leggere il nostro mondo e, nello stesso tempo, continuiamo a pensare che quel che non si vede, quel che non è scientificamente dimostrabile è del tutto inesistente.
Non è dimostrabile l'affetto, non ci sono mezzi per definire il moto dell'amicizia e quella che un tempo chiamavamo prova d'amore, non ha nulla da spartire con la scienza: dovrei concludere che i sentimenti, al limite, sono solo una risultante chimica, un'eccedenza di questo o una mancanza di quello.
Quel che non esiste è dentro di me, non ho la presunzione di affermare che possa esistere anche fuori, ma sono in tanti a raccontare quel mondo interiore che pulsa, vive, interpreta e definisce margini sempre nuovi di ciò ch'è invisibile.
Quel che non si vede è un brivido, un anelito, un movimento interiore, una realtà che rivela un oltre a cui non sono più capace di rinunciare.
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