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Numeri da ricordare 
giovedì, 3 ottobre, 2013, 11:22


Se faccio scorrere i contatti della mia rubrica da buon Italiano finisco col leggere mamma, papà e un buon numero di amici a cui ho dato appuntamento nei pressi di un’ altrove che continuo a credere. Sempre più spesso scivola una lacrima, ma è colma di un grazie a cui non saprei rinunciare.
Leggere un numero e soprattutto, il nome che lo accompagna, è ricondurre al momento presente la propria storia e quella di chi ci è stato accanto.
Il cuore può scegliere di sopravvivere dimenticando o maturare una maggiore consapevolezza del proprio respiro e ricordare la meraviglia degli attimi che dentro di noi sono presenti in un solo istante.
Sono spesso a contatto con persone che devono elaborare un lutto: non sarebbe onesto da parte mia, cercare di essere vicino a loro senza fare lo sforzo onesto di accogliere la vita sino in fondo, anche quando pronuncia la parola dolore, malattia o morte.
Quei numeri, sono dati quantistici che riportano alla memoria tutta l’energia che ci ha fatto sentire insieme, che continua a unirci e che viaggia nella direzione della compassione autentica. Continuerò a leggerli, a pronunciarli col loro nome, a piangere lacrime che diventano più leggere nel sentire che l’eterno ci abita accanto.

Le carezze non passano... 
martedì, 1 ottobre, 2013, 11:34


Le carezze non passano mai
a volte vanno altrove
lontane dal nostro sguardo
dove la primavera è alle porte
e quel che chiamiamo morte
è solo l'ultima guarigione.
E tu che sei parte di me
porta il mio odore a mia madre
lei sarà una nuova carezza
due braccia pronte a cullarti
perché ti sei presa cura dei miei giorni
dei miei sogni di luce più veri.
Ora ti saluto, ma è un arrivederci
resto un po' in silenzio e aspetto
so che non mancherà un tuo segno,
e dopo aver messo un po' d'ordine
scriverò ancora il mio grazie
per ogni respiro che mi hai donato.

L'amore torna sempre a casa 
mercoledì, 25 settembre, 2013, 11:22


Prova a dire grazie
fallo più di una volta
con più entusiasmo
con maggiore volontà
ripeti ancora grazie...
Chiudi gli occhi
immaginalo mentre torna
è proprio il tuo giardino
sono le sue orme
l'amore torna a casa.
Ancora un grazie
prima di dormire
con la tua tenerezza
con la tua speranza
tutta in un grazie...
Apri gli occhi
non è più un sogno
è il vostro giardino
sono le sue braccia
l'amore torna a casa.
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La bella infelicità... 
venerdì, 20 settembre, 2013, 19:39


La bella infelicità rinuncia a scegliere e si arrende all'emozione che passa in quel momento come a un destino ineludibile.
Il corpo avverte la chimica della tristezza e pensa di non essere all'altezza della situazione, mentre torna alla mente una vecchia critica, di quelle che hanno ferito nel profondo o un impegno poco gradevole che lancia il proprio affondo al buonumore che non c'è.
La bella infelicità se la prende col mondo e pretende che l'esterno realizzi quel cambiamento che dentro non ha nessuna intenzione di prendere la parola.
Un caffè, una sigaretta e la meccanica dello stress mette in moto l'adrenalina di una vita che assume la posizione di difesa e teme minacce che potrebbero giungere da qualsiasi parte del giorno.
Il tempo diventa insufficiente per poter svolgere la propria attività o un giorno libero in cui prevale la noia o l'ansia per il giorno successivo.
Lo spazio si restringe e diventa asfissiante o si espande improvvisamente e ti fa sentire dall'altre parte del mondo in cui avresti dovuto essere.
La bella infelicità ripropone sempre lo stesso modulo e rafforza l'errata convinzione che non si possa assolutamente cambiare una sola virgola.
Eppure...
Se metti da parte lo stress a cui ti sei abituato in modo maniacale, qualcosa sta già cambiando...
Se respingi l'immagine del capufficio e provi a calpestare la nuda terra col tuo pensiero, qualcosa sta già cambiando...
Se decidi di rimetterti in gioco e ti iscrivi a quel corso d'Inglese che da tanti anni vorresti fare, qualcosa sta già cambiando...
Se rispondi a quella lettera che hai ignorato da troppo tempo, qualcosa sta già cambiando...
Se per una volta metterai da parte la paura di fare esperienze diverse, qualcosa sta già cambiando.
La felicità di una vita creativa ha inizio con una buona dose di fatica e quanto è importante, proprio oggi, non rimandare a domani il proprio appuntamento con quel cambiamento che non si ottiene né con la magica sestina al superenalotto e neanche con la promozione attesa da troppo tempo.
Forse in questo momento pensi di non avere l'emozione giusta o lo stato d'animo più adeguato, ma se smetti di cercare fuori quello che hai dentro, se provi a osservarti meglio, allora, il cambiamento che desideri ha già avuto inizio e nessuno ad eccezione di te stesso ti potrà fermare.

Mentre si fa sera 
giovedì, 19 settembre, 2013, 12:10


Mentre si fa sera
attendo il tuo ritorno
senza più parole
l'affetto può bastare
è quasi amore e tu lo sai.
Mentre si fa sera
preparo il mio volo
libero da bagagli
con la sola intenzione,
è già ora di tornare.
La piccola morte del sonno
è un bacio sulla guancia
è il fiato che riposa
è neve da sciogliere
è lacrima e pazienza.
Mentre si fa sera
sono cielo e mare
un orizzonte vicino
la vita è sufficiente
è quasi giorno e tu lo sai.
Mentre si fa sera
riprendo la mia quiete
sfumo come la luce
chiudo gli occhi
e indosso un sogno.
Mentre si fa sera
sono giorno e notte
tramonto d'aurora
cuore che tace
è semplice affido.
La piccola morte del mondo
è un mattino che affiora
è oltre ogni limite
è terra inesplorata
è casa e verità.


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