venerdì, 11 gennaio, 2013, 08:25
Noi siamo la lepre e non è una questione di velocità, ma di paura per il nutrito numero di cacciatori che sta popolando la riserva elettorale con la solita inutile campagna di bugie usa e getta.
L'Italia giusta dei manifesti elettorali bersaniani è triste come il digestivo antonetto e mi porta a pensare che la sfiga non esiste, ma gli sfigati sono davvero numerosi.
Berlusconi fa tre show al giorno e salta da Vespa a Santoro con la presenza di scenica di chi non sbaglia una sola battuta e, se anche capita, riesce a stravolgere il copione con disinvoltura e maestria.
Riconquisterà parecchi voti e la lepre scoprirà presto di essere più simile al coniglietto Tippy.
Monti porterà via un certo numero di voti di area cattolica (e non solo) e gli attacchi di Bersani al marito spirituale della Merkel sono patetici e del tutto inutili.
Grillo, se riuscirà a prendere parte alla competizione, porterà via un altro po' di voti e neanche Ingroia andrebbe sottoivalutato più di tanto.
L'assenteismo potrebbe essere trasversale, ma se crescesse nelle sue percentuali porterebbe via voti a quella sinistra che non è più così convinta che l'importante è partecipare.
Tra un mesetto potremmo votare e ritrovarci con una coalizione che per governare anche al Senato, chiederà a Bersani, Berlusconi e Monti di rimettersi insieme.
Sarebbe davvero da urlo un governo politico ricalcato su quello tecnico di pochi giorni fa.
Tutto è possibile, anche il suo contrario.
venerdì, 11 gennaio, 2013, 14:28
E c'è ancora qualcuno che ci crede?
A parte i 3 milioni e passa di fessacchiotti illusi delle primarie di cui abbiamo abbondantemente parlato, c'è ancora qualcuno che crede nella buona fede di Bersani, Berlusconi e company?
E se resuscitassero i Bertinotti, Pecoraro Scanio e Diliberto?
E se vincesse Vendola?
Le agenzie di scommesse ancora non hanno pubblicato le quote, ma io non tralascerei l'ipotesi di una dittatura che deportasse nei campi di sterminio l'intera classe politica.
Dopotutto, dietro all'olocausto del secolo scorso, non c'era la purezza della razza, ma il bisogno di incamerare le ricchezze accumulate dagli ebrei.
Anche qui si cominciano a vedere sui muri volti e simboli nuovi; il desiderio di cambiamento e la voglia certa di trovare un posto di lavoro sicuro alle spalle di coloro che pagano le tasse.
Non andrò a votare; o meglio mi recherò al seggio e restituirò la scheda perchè non mi riconosco in nessun schieramento.
La terza guerra mondiale, combattuta non sui campi di battaglia ma sul terreno economico, è stata vinta dalla Germania che, grazie all'Euro, ha conquistato l'Europa, ed ora detta le condizioni; la Merkel, al contrario del dittatore del secolo scorso, ha preferito allearsi con la Russia anzichè tentarne l'invasione.
Di Grillo parleremo alla prossima occasione.
Nella pubblicità del digestivo antonetto, per chi ricorda, l'espressione di Nicola Arigliano era sorridente; quella triste era di Tino Scotti con il confetto falqui.
Dopotutto è più facile sorridere dopo una buona digestione piuttosto che prima della defecazione forzata...
