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Amici non ne ho... 
lunedì, 23 aprile, 2012, 09:40


Chiedo scusa a Raffaele, Vittorio e tutti gli altri, ma dal punto di vista politico, amici non ne ho.
Desidero continuare a cercare liberamente, senza preconcetti e pregiudizi, dove la coscienza si misura con le idee e le scelte concrete e non con le immagini dei santini elettorali.
Qualcuno mi ha chiesto se parteggio per questo o per quello, se è vero che ho suggerito Tizio o Caio, ma la realtà è che in questo momento rientro nella categoria dei confusi e degli indecisi.
Se esistesse un partito verde degno di questo nome, probabilmente mi collocherei da quelle parti, ma in Italia, sono tutti verdi, ma anche un po' rossi, un po' azzurri, un po' neri, un po' filo-extracomunitari, un po' federalisti e tutti gli altri un po' nulla compreso.
Questa sera andrò a sentire l'aria che tira con i candidati alla poltrona di sindaco e poi, con ogni probabilità, turerò le narici e sceglierò quel che riterrò meno peggio.
Sarebbe bello esprimere un voto per il meglio, ma credo che la dimensione del "meno peggio" sia più corretta e realista.


Rué 
lunedì, 23 aprile, 2012, 18:43
Bisogna fare però molta attenzione!
Sicuramente questo sistema scoraggia ciunque al voto, e a questo punto nemmeno io so se andrò a votare; altra cosa è innare all'anarchia, la quale ha di fatto diversi stadi.
Infatti ognuno di noi è un po' anarchico di suo; cioè vorrebbe escludersi da qualsiasi forma di regolamentazione e darsene un codice proprio.
Peccato però che se te ed io non saremmo pericolosi, perchè sapremmo astenerci da comportamenti scorretti (si spera) e non saremmo in grado col nostro denaro di influenzare più di tanto le decisioni altrui; non si può essere certi che questo avverrebbe per tutti, anzi sicuramente no!
Chi nell'assenza di regole volesse approfittare per far del male, arricchirsi in maniera disonesta (ammesso che ne esista anche una onesta) e influenzare i comportamenti altrui utlizzando il proprio "guadagno" o la propria forza comunque espressa, è autorizzato ad avvalersene...
In altre parole - non mi intendo molto di politica, però... - qualsiasi forma di anarchia è peggio di qualsiasi forma di autarchia e di qualsiasi forma di oligarchia; perchè se queste stabiliscono regole dettate da uno o pochi, e imposte in maniera imperiale con l'uso della forza...., la realtà dell'anarchia sarebbe quella del ritornare semplicemente all'unica "regola" da essa riconosciuta: il pesce più grosso mangia il più piccolo.
Certo questo accade comunque, ma almeno con una "pretesa democrazia", ci sono dei filtri, delle difficoltà e dei percorsi da rispettare.
Tutto può venire poi tradizionalmente tradito ed essere scavalcato, però la strada giusta non è quella dell'assenza delle regole; al contrario quella che suggerisce Papa Benedetto XVI di ritornare a riprenderci e ad applicare l'uso di una morale cristiana, sembrerebbe l'unica via vera per ridare senso ad una società che è arrivata fin qui proprio perchè minata fin dalle fondamenta nelle sue regole primiere.
Quando le regole si riescono a raggirare, non sono queste che vanno tolte, piuttosto occorre scoprire i trucchi e chi li adotta come sistema vincente: farlo rientrare nella democrazia...
Ma la realtà è soltanto che abbiamo un "codice scritto di regole: costituzione, leggi, ecc..." che si ispirano anche a valori giusti; ma più nessuno crede più in quel codice e siccome non lo può dire apertamente, semplicemente lo tradisce.
Un po' come accade in certi matrimoni, dove si stà insieme soltanto perchè non si osa affermare apertamente che non si crede più nel senso di quell'impegno preso, ed allora lo si diserta tradendo il coniuge.
Non è il "codice" da sostituire (semmai da perfezionare) o peggio ancora da annullare ritornando all'età della pietra, ma le nuove generazioni da educare al rispetto e al senso di quelle regole...
Che sicuramente nascono da un'esigenza morale: religiosa o anche laica...

hermione 
martedì, 24 aprile, 2012, 12:52
questa volta anche io sono davvero tanto tanto confusa...
chi scegliere???
se dobbiamo fare calcoli strategici la scelta è quasi obbligata, ma per cambiare le cose penso ci voglia ben altro;
in ogni caso non voglio rinunciare al mio diritto di cittadina!
ho ancora un po' di tempo per valutare cosa reputo "meno peggio" perchè anche per me questo sarà il metro di valutazione!



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