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La base e l'altezza 
lunedì, 27 giugno, 2011, 09:25


Se fossi leghista, oggi, proverei una certa rabbia nei confronti di un ministro che non ha nessun problema nel chiedere ai poliziotti di caricare gli abitanti della Val di Susa...
Se fossi leghista, mi chiederei dove sta andando Bossi con tutti i suoi proclami di indipendenza e secessione da un lato e la realtà, sempre più evidente, di una gestione tutta romana del potere...
Se fossi leghista, conterei accuratamente i giorni di guerra in Libia...
Se fossi leghista, inizierei a diffidare di quelle altezze che ignorano la base...
Non sono leghista però e, proprio per questo, posso provare anche senza l'autorizzazione del rocker di Pontida, tutta l'indignazione che la mediocrità di questi giorni richiede.

Mino 
martedì, 28 giugno, 2011, 11:07
Vivendo a oltre 1000 km di distanza, dove il collegamento ferroviario con Roma (circa 4 ore in auto) ci fa trascorrere in treno circa 6/7 ore (e parliamo di alta velocità), dove la linea Adriatica fra Termoli e Foggia si percorre ancora in binario unico, dove fra Bari e la Basilicata il collegamento ferroviario è gestito da una ferrovia privata a scartamento ridotto (circa 3 ore per percorrere i 50 km fino a Matera e il doppio per i 100 km fino a Potenza), dove l'intero Salento è gestito dalle Ferrovie del Sud Est con locomotori diesel di inizio seoolo scorso con gli ultimi km da fare in autostop fino a Santa Maria di Leuca, dove il Gargano è servito dalle omonime ferrovie che terminano la corsa a 10 km da Peschici lasciando il turista che vuole raggiungere le più famose località (Vieste e Peschici appunto) tristemente appiedato, dove l'idiozia di qualche amministratore ha finanziato la costruzione della linea ferroviaria Ferrandina Matera interamente realizzata (stazioni comprese) e mai entrata in funzione impedendo al passeggero di impiegare una intera giornata di viaggio per raggiungere Bari cambiando treno ad Altamura e Gioia del Colle, mi sembrava un po' da zuzzerelloni impedire la realizzazione di un'opera colossale e prestigiosa come la TAV Torino Lione.
Mi sembrava, ovviamente.
Poi, con un po' di informazione, mi sono convinto del contrario.
Sembra che il progetto escluda completamente il passaggio da Torino; anche quaggiù "l'alta velocità" (volutamente fra virgolette) Bari Roma esclude il passaggio da Napoli (meno di due ore in auto ma circa 5 in treno con coincidenza ad Aversa).
E guardando il costo delle opere, destinato inevitabilmente a lievitare in corso d'opera) ho subito pensato a quanto ci costerà e quanto le solite lobby ci mangeranno sopra.
Il tutto mentre sto compilando il modello unico accingendomi a dare a Cesare quel che è di Cesare.
Violenza e impatto ambientale a parte (deprecabili, ovviamente), è opportuno ricordare che due consultazioni elettorali or sono la sinistra dell'attuale sindaco gianduiotto ha vinto grazie ai voti della popolazione valligiana, convinta che "jamais" si sarebbe realizzato lo scempio della valle.
Continuiamo a meditare; non c'è differenza fra chi siede sulle poltrone spalmate con il Bostik.
La rivoluzione è sempre più vicina.

ALTRO 
martedì, 28 giugno, 2011, 19:01
Avete visto Speroni e la bravata su un autostrada in Germania a 316 Km/h con la fuoriserie?????

:OOH:

dieffe 
martedì, 28 giugno, 2011, 21:44
Se va a schiantarsi e non ci rimette nessun altro le autostrade diventeranno più sicure!

Rué 
martedì, 28 giugno, 2011, 23:56
SANTA PAZIENZA!
Non sempre un ragionamento è la forma migliore per esplicitare disgusto amarezza e delusione.
Penso semplicemente che i ragazzi vanno sempre dietro agli estremi: o si fanno convincere a spaccare tutto per difendere un'idea oppure a spaccare tutto per sottomettere chi tenta di difendere un'idea.
Raramente qualcuno pensa ancora con la sua testa e si rende conto che le rivoluzioni non hanno mai ottenuto nulla di vero, nulla di duraturo; soltanto il pensiero espresso con efficacia e vissuto con perseveranza ha portato risultati perenni ed indistruttibili.
La vetta è dura da raggiungere, ma è meglio riconoscere la misura del proprio passo piuttosto che gridare vittoria ad ogni collina raggiunta; ci sono veicoli molto più veloci e silenziosi anzichè inseguire sempre e soltanto il baccano e la sfida-violenza.
Il ragazzo e il gruppo sono un tutt'uno, ma a volte è una condizione pericolosa perchè la testa di questo gruppo non è molteplice ma gerarchica, anche quando si profeta democrazia e condivisione.
Sarebbe meglio riconoscere in sè stessi un minimo di individuo - che è l'opposto dell'individualismo che persegue l'appagamento personale sfrenato - e incamminarsi su quei sentieri che portano l'uomo a riconoscersi davanti ad uno specchio e non a scolpire un'immagine ideale del vincitore.
Un individuo sà ascoltare sà raccogliere sà evitare sà elaborare sà inventare e......
sà aspettare!
Santa pazienza!

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