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Mare aperto 
venerdì, 28 gennaio, 2011, 18:25


Prenderei il largo e raggiungerei il mare aperto.
Lo farei scegliendo un vento che abbia uso di coscienza e una bussola in cui il nord non risulti taroccato dalla voce dei sondaggi.
Lascerei la penisola dei reality e digiunerei volentieri senza la compagnia di Belpietro, ma anche lontano da Santoro.
Eviterei di spiegare quel che provo al naufrago di un isola lontana, ma gli chiederei il permesso di soggiorno, almeno per qualche mese, il tempo di provare a disintossicarmi.
Vorrei ricordare a me stesso che cos'era la vita prima di diventare il pessimo spettacolo a cui, tutti insieme, stiamo partecipando.
Com'era bello il monoscopio!

Rué 
venerdì, 28 gennaio, 2011, 22:45
Non ho più voglia di parlare di politica!
Tutti sanno come la penso anche nei minimi particolari, e credo che chi ha i 5 sensi ancora accesi ha capito che chi ci governa stà pensando solo ai fatti suoi, come ha fatto per tutta la vita, ignorando le vite altrui.
Chi lo difende - o parzialmente lo scusa - secondo me lo fà perchè in fondo ne ha interesse: cioè in fondo questo governo gli fà comodo; non credo più ai disattenti ad oltranza, agli ingenui perenni, a quelli che dicono che tutti i governi sono uguali, ecc...
Malafede!
Secondo me - mi prendo ovviamente la responsabilità di quello che dico - è proprio solo malafede!
Questo è un governo eccezionalmente disonesto, non come un qualsiasi altro governo.
Santoro mi dà la nausea, come tutti quelli che lo osannano e tutti i programmi come i suoi, non per le cose che vogliono dimostrare che sovente sono vere, ma per i motivi che li spingono e i modi che usano.
Ma temo anche che un'allergia mal curata, porti ad estreme conseguenze!
Però bisogna fare molta attenzione perchè oggi quando si sente dire che Santoro e company non vanno bene, si pensa subito che si ami Berlusconi....
Mi fà schifo il PD che ora strizza l'occhio alla lega ventilando un interesse per il federalismo!
Mi manca davvero Prodi, che era molto odiato dai disonesti!

merfe 
sabato, 29 gennaio, 2011, 01:41
tuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu
e tutti a nanna :ZZZ:
bei tempi...

Mino 
sabato, 29 gennaio, 2011, 01:44
Che Prodi fosse onesto fa più ridere che una barzelletta sui carabinieri; tuttalpiù era meno disonesto di qualche suo collaboratore meglio conosciuto come "il rospo".
L'unico che si salvava nel letame generale era Ciampi.
Che ci stia venendo un po' di nostalgia della prima repubblica con i vari Craxi, De Michelis, Andreotti, Forlani e compagni?
E comunque non è malafede affermare che tutti i governi sono uguali; cambia la casacca, ma non il primo pensiero: come posso mettermi in tasca qualcosa in questi 5 anni di legislatura?
E sfido chiunque a dimostrarmi il contrario.
Ma lasciando da parte la politica, oggi caro Fabio abbiamo avuto lo stesso pensiero.
Dopo una veloce pizza, passeggiando sul lungomare di Taranto osservando l'immensità dell'azzurro mar Jonio che si perdeva all'orizzonte mi è venuto per un attimo il desiderio di evadere.
E non da Santoro, Berlusconi, Magistratura rossa, festival di Sanremo, Grande Fratello e altri reality perchè già sono stati cancellati dai miei desideri, ma migrare verso mondi lontani, verso altre civiltà, verso nuovi modi di vivere, cercando la mia isola deserta dove dare fondo alla meditazione.
Tu ci hai messo un naufrago, poverino, solo da chissà quanto tempo.
E se fosse un interista naufragato al ritorno dal Sud America dopo aver visto Indipendiente-Inter nel lontano 1965? pensa un po alla sfortuna che ha avuto per non aver visto la sua squadra allenata da Murinho vincere rubando quasi tutto, ma pensa anche alla fortuna di non aver visto la sua squadra vincere un bel tubo con Invernizzi, Bersellini, Radice, Trapattoni, Bagnoli, Bianchi, Hodgson, Simoni, Lippi, Cuper e un paio di anni di Mancini.
Quante prese per i fondelli si è risparmiato....

P.S.: Ruè, sono d'accordo con te; la politica ci fa dire sempre le stesse cose, ma anche se non abbiamo più l'età per parlare di donne senza che quancuno possa equivocare, c'è sempre la musica, la natura e altri mille argomenti uno più bello dell'altro.
Però preparati; la rivoluzione è vicina.

Rué 
sabato, 29 gennaio, 2011, 11:19
Le barzellette dei carabinieri infatti hanno sempre solo fatto ridere quelli che non capiscono le barzellette!
Se vogliamo scherzare...
Se invece si parla sul serio, la serietà di Prodi e il suo impegno vero (non per mangiare lui) era tanto proverbiale quanto provvisorio e non ripetibile all'infinito come quello di chi non cerca davvero altro che poltrone e leggi e favoritismi assoluti.
Malafede è una parola chiara che non ha bisogno di traduzione; e penso a tutti quei commercianti (ristorantini compresi) che si lamentavano perchè per una volta dovevano fare il loro dovere fiscale (solo quello che già prevedeva la legge, ma applicato forse per la prima volta); e penso a tutti i proprietari di grossi beni capitali e grosse barche e possedimenti che se li vedevano supertassati e si lamentavano perchè fino al giorno prima erano stati soltanto gli operai, i lavoratori manuali e i dipendenti in generale a dover pagare fino all'ultimo centesimo; e penso agli amichetti di Berlusconi che avevano tanto denaro nelle banche svizzere e premevano sul loro amico per poterlo riaccasare ma vedevano lontano questo giorno (che poi si è subito realizzato con l'arrivo del "popolo delle libertà"); e penso a tutta la magistratura che tu chiami rossa (ma non è che anche quel naufrago lo immagini tutti rosso?) che aveva le mani libere di agire secondo legge e non l'obbligo di prudenza e sapere quando è opportuno soprassedere (e difatti se fà il suo lavoro con Tutti diventa "rossa"); e penso al fatto che con quel governo si è ottenuto un castelletto che si è divorato Berlusconi e non Prodi, il quale prontamente e con fare un pò troppo Libero per la politica, ha mantenuto la parola data che se il suo governo avesse fallito si sarebbe allontanato dalla politica: "non sono un uomo per tutte le stagioni" disse!
E fece!
Penso che la cosa peggiore oggi non è Berlusconi, ma gli italiani che se lo meritano; perchè un popolo che vede quel che vede, sente che quello che sente, si aggiorna a quello che capita, ha due possibilità: o si indigna e si rivolta (e stai tranquillo che in questo caso i dubbiosi saranno ben al di fuori della rivolta!) oppure accetta con piacere e orgoglio un governo che allontana gli immigrati con leggi severe, che legifera in maniera tale da ottenere più potere per gli imprenditori a totale discapito di operai e dipendenti, che permette di continuare a frodare tranquillamente il fisco a chi già stà bene sulle sulle sue gambe e invece aumenta tasse e ore di lavoro per i poveracci, che intende mettere i "potenti" uleriormente al riparo da scocciature legali e imprevisti burocratici e tende a realizzare un modelo della società (come prima dell'ultima guerra) in cui i sottoposti siano ben più prudenti e rispettosi nei confronti di chi li comanda e soprattutto elastici e pronti a trasferirsi dalla sera alla mattina da Milano a Palermo se si apre una nuova filiale, altrimenti pippa....
A questo abbraccio di governo così paterno si può ben perdonare tutti i peccati sotto gli occhi di tutti gli italiani rossi, ma anche verdi e bianchi!
Peccati non certo solo di "donne" ma anche e soprattutto di cultura, di "affari" e di "scambi di favori" un tantino cresciuti oltre il limite massimo ammissibile...

Non sò se abbiamo ancora un'età o no per parlare di donne, ma soprattutto penso che quando avevo l'età per farlo ero molto diverso da oggi, e l'argomento "donne" trattato così come si fà dal parrucchiere o nei bar, grazie al cielo non mi è mai appartenuto, nemmeno quando ne "avrei avuto l'età"!
Penso che possiamo tranquillamente parlare oggi di donne come di uomini come di bambini come di sole mare campagna musica arte cultura televisione, tutto quello che si può immaginare; ma la cosa che a mio avviso è la più importante è che la coerenza cristiana imponga un distacco - non solo formale - da un'abitudine di vita che ci porta a scusare tanti "piccoli" peccati perchè pensiamo che in fondo qualche piccolo dividendo di quel peccato lo intaschiamo anche noi,....oggi!
Da una scintilla ricavata dal continuo sfregamento di una pietra dura diritta all'interno di un altra pietra cava, gli antichi sono riusciti ad appropriarsi del fuoco; tutto questo ha avuto soltanto origine dal suggerimento di fuochi spontanei generati da fulmini o terremoti ai quali questi nostri antichissmi progenitori hanno potuto assistere; se non avessero forse avuto quegli esempi, sarebbe mancata loro la FEDE per tentare all'infinito una cosa che pareva assolutamente impossibile e che richiedeva una vita di lavoro....
Se noi che diciamo cristiani, abbiamo davanti agli occhi su questa terra degli esempi veri - non caricature o barzellette sui carabinieri - come Papa Wojtyla o San Francesco o tante altre stelle apparentemente minori, ma invece di uno spessore ed EROISMO (qui sì!) enormi,....forse anche noi possiamo tentare per tutta la vita, in difficoltà e controvento e con pochissimi strumenti adatti e molti che ci prenderanno per pazzi, ad accendere quella scintilla!!!
Mio nonno che cominciò a frequentare la chiesa soltanto ad un'età avanzata, diceva sempre (ma anche prima): "essere in agonia con la certezza di sopravvivere, Mario!"
Lo diceva a mio padre (Mario) nel tentativo di trasmettere un insegnamento che lo spingesse oltre le apparenze, oltre le sconfitte, oltre la durezza, oltre la presa in giro degli altri, oltre lo sconforto, oltretutto!
Tu solo sai il tuo cuore, e se lo impari ad ascoltare fino in fondo, puoi accendere un meccanismo che inverte il senso del sangue nel tuo corpo e lo fà girare al contrario, questo per me è stato: Cristo!


ALTRO 
martedì, 1 febbraio, 2011, 17:48
Prendo spunto da una riflessione di Ruè per sfatare un luogo comune abbastanza diffuso tra la gente: quello che i lavoratori dipendenti siano gli unici a pagare le tasse.

Quando si parla di tasse, c'è sempre una presunzione di delinquenza nei confronti di impenditori, professionisti, commercianti, artigiani, etc. etc., così come c'è una presunzione di pulizia perfetta per chi, avendo una busta paga, paga tutte le tasse relative a quel reddito.

Così come ci sono imprenditori, professionisti, commercianti, artigiani che di imposte ne pagano un sacco perchè dichiarano tutto (o quasi tutto) il loro reddito, ci sono lavoratori dipendenti che non pagano tutte le tasse sul reddito che portano a casa tutti i mesi.

Penso a tutti quei lavoratori che, finito il loro turno di lavoro dipendente, per il quale guadagnano dei soldi su cui pagano tutte le tasse, arrivati a casa diventano: elettricisti, imbianchini, muratori, idraulici, trasportatori, uomini/donne tuttofare, professori che danno ripetizioni senza ricevuta fiscale, etc. etc., e che con queste attività guadagnano dei soldi su cui non pagano nemmeno 1 euro di imposte.

Lo chiamano "il popolo del sommerso".

Tutte insieme queste persone fanno milioni di euro sottratti a tassazione.

Rué 
mercoledì, 2 febbraio, 2011, 00:34
5 milioni di euro si posso alzare tassando di 500mila euro: dieci superricchi, oppure di 50mila euro: 100 grandi ricchi come molti professionisti e commercianti (molti, non tutti!) oppure di 50 euro: 1 milione di lavoratori!
Chi dopo una notte in fabbrica, si improvvisa "qualcosa" di solito lo fà per far studiare un figlio o per dare alla famiglia qualche giorno di vacanza!
Non per consolidare il conto in banca!
E'sicuramente fuori legge; ma cos'è questo "furto" di fronte a quello dei dieci superricchi o dei cento grandi ricchi, che invece si lamentano se si vedono ritoccare il conto in banca di qualche dispari?
Ma lo stato preferisce tassare 1 milione di poveracci perchè sono i meno influenti e non riescono a difendersi; Prodi voleva invertire leggermente questa tendenza, ma se pure lo avessero lasciato lavorare i suoi, ci avrebbe pensato qualcun altro a fermarlo!
La "legalità pura" è l'ultimo dei problemi così come la "giustizia" che non viene garantita nelle aule dei tribunali; può apparire più disonesto un extracomunitario che ha bevuto due birre al bar e non le ha pagate, che i potenti superladri che trovano sempre il sistema -sovente "legale" - per rimanere comodamente sdraiati nelle loro pigre poltrone viziate!
C'è chi và dicendo in giro che quello zingaro o quel ragazzo che pulisce i vetri ai semafori, è più ricco di molti professionisti italiani.
Ma vi sembra che una persona sana di mente, stà tutto il giorno per la strada al gelo, sotto la pioggia, con 40 gradi, e la sera và a dormire tra gli ecrementi e i topi di un ex capannone industriale decadente, ovviamente al gelo,....e poi ha decine o centinaia di megliaia di euro?
Se non si ragiona in maniera elastica, si rischia il boomerang: ciò che appare perfetto, giusto, legale....sovente è la chiave di tutte le ingiustizie e di tutti i soprusi!

dieffe 
mercoledì, 2 febbraio, 2011, 08:30
Caro Rué, se hai tempo e voglia, dai un'occhiata a questo lungo documentario http://www.youtube.com/watch?v=ytBfshwlws0 Non sono ancora riuscito a finirlo, ma ho trovato veramente interessante e illuminante alcune riflessioni.
Buona giornata.

ALTRO 
mercoledì, 2 febbraio, 2011, 10:53
Ciao.

Sono d'accordo sul tassare molto i super-ricchi.
Dovrebbero mettere una tassa enorme (una volta c'era, poi l'hanno tolta, l'iva al 39% sui beni di lusso) sui megayacht, sulle macchine di lusso, etc. etc.

Mi ricordo i manifesti, quando Prodi andò al Governo: Anche i ricchi piangano! (ricordo che pensai che un governo di sinistra avrebbe dovuto fare un manifesto del tipo: anche i poveri ridano!, perchè quel "anche i ricchi piangano" sapeva molto di rivalsa sociale demagogica).

Ma a parte i gesti eclatanti e demagogici, resta un fatto, puramente aritmetico, ed incontrovertibile, anche per il più "rosso" dei governi, ed è questo.

I super-ricchi sono una punta piccolissima dell'iceberg, meno dell'1% dei contribuenti totali.

Se anche li tassi in maniera pazzesca alla fine lo Stato incassa troppo poco.

La stragrande parte del gettito fiscale arriva dalla parte di popolazione più numerosa, che sono i contribuenti con redditi medio-piccoli.

Ecco perchè qualsiasi governo fatica ad abbassare anche solo di mezzo punto percentuale le tasse. Perchè mezzo punto percentuale su milioni e milioni di euro di redditi dei contribuenti medio piccoli fanno cifre fantasmagoriche.

Quando Berlusconi abbassò leggermente le imposte, tutti si indignarono dicendo: sì, al massimo mi compro una pizza (pochi euro).

Ma provate a moltiplicare pochi euro per qualche milione di contribuenti e vedete un po' che cifre si raggiungono...


Gli stessi numeri danno risultati significativi anche per quanto riguarda l'evasione.

Considerando che ogni 100 contribuenti c'è 1 super-ricco, 4/5 ricchi e 94/95 contribuenti "normali", è vero che la maxi-evasione del super-ricco dà molto nell'occhio, però è anche vero che una piccola evasione da parte di 95 contribuenti normali porta ad una evasione globale anche maggiore di quella del super-ricco.

Tutto questo perchè lo dico?

Perchè spesso vedo e sento cose non giuste su argomenti tipo tasse ed evasione.

Tutti, super-ricchi, ricchi, normali siamo chiamati a contribuire alle spese dello Stato mediante la tassazione, stabilita dalla legge.
E la legge vale per tutti.
Per tutti è un dovere pagare le tasse, su OGNI reddito percepito.

Poi capisco benissimo che moralmente si possono fare distinzioni, perchè chi ruba un pezzo di pane per fame non è ugualmente colpevole rispetto a chi ruba milioni per avidità, lussuria, etc.

Ciao a tutti!

:BACIO:

Rué 
giovedì, 3 febbraio, 2011, 00:12
Altro, sono d'accordo con te che tutti devono pagare le tasse e non solo i superricchi e i grandi ricchi, però il 10% scarso della popolazione detiene più ricchezze del rimanente 90% messo insieme; e se quindi si volesse veramente far cassa, bisognerebbe andare a colpire quelle ricchezze, ma è un cane che si morde la coda: quei soldi sono di qualcuno che conta e che non se li lascia portare via così facilmente; gli unici a cui è facile prenderli sono i poveracci!
Già una ricchezza enorme rappresenta da sola una disonestà enorme, se poi si pensa anche che non si riesce a "colpirli" più di tanto, non mi spaventa affatto che un dopolavoro di un poveraccio non venga tassato...
Non sono questi i problemi veri, questa è una maschera che nasconde le cassette di sicurezza, i villoni, le superbarche, i titoli in banca, le azioni e tutte stè robe lì da ricconi,....che se le devono proteggere bene dai lavoratori reali che vorrebbero usarle per fare le infrastrutture, per pagare la benzina alle forze dell'ordine, per rimettere le bidelle nelle scuole affinchè i bambini non debbano tenersi la pipì fino alla ricreazione, per fare funzionare meglio la struttura sanitaria pubblica e ridarle dignità di Unità Sanitaria, anziche di azienda sanitaria!
Tutti devono pagare le tasse, ma se un operaio evade 3cento euro all'anno, continua a vivere da lavoratore e basta, mentre se un riccone evade qualche milione di euro l'anno, continua ad essere straricco e a vivere di rendita alla grande, e fà un danno allo stato molto maggiore!
Qual'è lo scandalo dunque?

ALTRO 
giovedì, 3 febbraio, 2011, 10:34
Sono d'accordo su tutto, tranne che sull'entità del danno allo Stato.

Anche una piccola evasione prodotta però da milioni di persone diventa un danno enorme per le casse dello stato.

PS:
che poi 300 euro all'anno è un dato troppo piccolo, perchè vorrebbe dire 25 euro al mese.
C'è gente che per aggiustarti una tapparella ti prende 40/50 euro in nero per un'ora di lavoro.
Ci sono professori che prendono 25/30 euro all'ora per le ripetizioni, sempre in nero.
E la lista degli esempi potrebbe continuare...

Ciò che voglio dire io è che se sull'opinione pubblica, e giustamente, fa effetto e scandalizza il riccone che ha le megaville, i megayacht, etc. etc., però sui conti dello Stato hanno un effetto anche le mille piccole/medie evasioni che non fanno notizia, quasi fossero accettate come moralmente comprensibili.

E' molto diffuso un certo atteggiamento sull'evasione molto simile a quello per cui se vado in banca ad incassare un assegno ed il cassiere mi dà 10 euro in meno lo denuncio, mentre se mi dà 10 euro in più non glielo dico, così impara, e va per tutte le volte che la Banca mi ha fregato.

Io non lo trovo corretto.

dieffe 
giovedì, 3 febbraio, 2011, 11:20
L'evasione non è solo una cifra numerica: sempre più spesso appare come una dimensione completamente sballata del proprio rapporto con lo stato e con la pubblica amministrazione.

Rué 
venerdì, 4 febbraio, 2011, 00:13
Ultima replica sulla faccenda!
Un artigiano che ti aggiusta una tapparella ti prende 40-50 euro per un'ora di lavoro in nero e un professore 25-30 per una lezione (che a onor del vero non mi sembra una cifra spropositata!)...
Ma il danno aggiunto allo stato - che io ho attribuito al riccone molto più che a questi "furbetti" - non và solo letto nella quantità di tasse evase; non sono un economista e non ne capisco niente nel settore, tanto meno me ne occupo per simpatia,.....ma mi rimane un cervello che "sporge" fuori da questa ignoranza e pretende di ragionare!
Questi "furbetti" fanno un servizio alla comunità sul quale compenso dovrebbero pagare le tasse, ma non le pagano!
Ma il servizio alla comunità resta compiuto, cioè la comunità ha avuto un "miglioramento" in cambio dei soldi che ha pagato; e tante volte questi prezzi non sono affatto quelli che dici, ma al contrario - non potendo loro fatturare questa prestazione nemmeno volendo, non essendo iscritti a riguardo - vanno incontro a quelle persone che non potendo spendere la cifra che richiederebbe un professionista iscritto regolarmente, si affidano alle mani di questi "tuttofare" per aver un lavoro - a volte svolto in maniera professionale - ad un prezzo più accettabile!
Mai qualcuno pagherebbe la stessa somma per un lavoro in nero; questi servizi hanno una loro funzione sociale però proprio perchè vanno incontro alle esigenze dei meno abbienti, e la prestazione viene davvero effettuata migliorando la vita di qualcuno!
Nel caso del riccone invece che evade una somma ben maggiore, l'avanzo (chiamiamolo così) che gli rimane, semmai viene reinvestito in maniera tale che i soldi generino altri soldi, senza che questi attendano alle esigenze della comunità; in altre parole: nessun servizio aggiunto ma tanti soldi aggiunti a chi li sà e li può investire, facendo esattamente il:......nulla!
Penso - da ignorante in materia - che i soldi che possiede una comunità dovrebbero andare di pari passo con la ricchezza aggiunta, altrimenti ci sono dei soldi finti, rubati, che hanno lo stesso potere d'acquisto degli altri soldi però; e questi denari li detengono quei ricconi nullafacenti che "risparmiano" e "investono".
Risultato?
Quei soldi su cui non sono state pagate le tasse dovute, generano altro denaro più sporco e non aggiungono ricchezza al paese!
In altre parole, se circolano più soldi (che sono stati generati da soldi e non da lavoro svolto e conseguente ricchezza aggiunta) di quanti se ne è veramente prodotti, alcuni sono falsi e risultano a tutti gli effetti denari rubati perchè legittimano all'acquisto di beni, i loro detentori!
Questa la mia idea...
Al di là del fatto che oltre a tutti questi superricchi chiamati in causa, a evedere il fisco non ci sono soltanto i professori o gli operai (che sono sempre tra le categorie più offese dal punto di vista della retribuzione, soprattutto se si pensa a quel che fanno, ambedue le professioni), ma ricordo di aver mangiato in pizzerie strapiene già alle 19, con i proprietari che si lamentavano di Prodi perchè dovevano denunciare tutto; ricordo di aver cambiato la batteria ad un orologio in una gioielleria di Cecina e appena uscito dal negozio di essere stato fermato dalla finanza per controllare lo scontrino, e la proprietaria che successivamente abbiamo rivisto in paese, si lamentava che non si poteva più lavorare, e parliamo di un'oreficeria, e la signora in questione era sempre super preparata!
Molti negozi di benestanti e professionisti si lamentavano all'infinito!
Ancora una volta non vedo perchè scandalizzi così tanto il dopolavoro non tassato di mani e cervelli in discreta povertà!
Sono solo gli "ultimi" a generare tanti problemi??

ALTRO 
venerdì, 4 febbraio, 2011, 11:25
Mi sa che su questi argomenti potremmo parlare vent'anni e non ci troveremmo mai d'accordo, se non su alcuni punti.

Ciao.

:BACIO:

ALTRO 
venerdì, 4 febbraio, 2011, 11:35
D'altra parte è anche normale e addirittura utile che sui vari argomenti si possano avere distinti punti di vista.

Le diverse opinioni fanno comunque sempre migliorare perchè aiutano a comprendere le ragioni di chi non la pensa come te, aprendo maggiormente il proprio orizzonte.

Riciao.

:BACIO:

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