venerdì, 29 dicembre, 2023, 07:33
"Ora lascia o Signore che il tuo servo vada in pace..."
Sono quasi 40 anni che concludo la mia giornata in compagnia del vecchio Simeone.
L'ultimo atto della liturgia delle ore è ancora attesa della luce del Natale e mentre il giorno è ormai interamente compiuto, la fede proclama l'attesa della luce anche quando tutto è buio.
E più ti avvicini a Simeone, più le tue rughe, le tue macchie sulla pelle, i capelli caduti e tutto ciò che comporta l'atto d'invecchiare acquisisce un senso più profondo.
Non sarà gioia di aver potuto prendere in braccio il proprio salvatore, ma l'intuizione di una Parola che hai cercato di raccogliere, di un Verbo che ti ha preso per mano e di una luce che i tuoi occhi non riescono a contenere per intero.
Il Natale diventa più vero, la nostalgia per chi ti ha pronunciato più forte e quanto accade nel mondo almeno per qualche istante smette di generare ansia e paura.
"I miei occhi hanno visto la tua Salvezza..."