mercoledì, 27 dicembre, 2023, 07:16
Diario natalizio 3
Le luci dell'ottava di Natale ci regalano la festa di S. Giovanni apostolo ed evangelista. Il discepolo che Gesù amava, quello che il giorno della Risurrezione corre e arriva al sepolcro prima di Pietro, ma lo attende e lascia che sia lui il primo a entrare...
Giovanni ci regala una delle pagine più belle del Natale con il suo prologo al Vangelo, con le sue lettere che volano alto e ci suggeriscono la necessità di contemplare ancora quel Verbo che diventa per tutti noi Via, Verità e Vita.
Viviamo giorni in cui corriamo il rischio di consumare qualsiasi immagine col nostro sguardo e immortaliamo di tutto senza concederci il dono di provare a entrare un po' di più in quella realtà che occuperà spazio nella memoria di uno smartphone, ma non lascerà traccia negli archivi della coscienza.
Contemplare è lo sforzo e la fatica di entrare nel vivo di ciò che stiamo osservando, è perdersi e ritrovarsi in un orizzonte che non è più costretto ai confini del proprio io.
E quel Verbo che abbiamo celebrato merita un altro interesse e non si può smarrire perché stiamo già pensando al primo dell'anno.