giovedì, 14 dicembre, 2023, 07:38
Li puoi trovare ovunque, anche tra le statuine di un presepe; non c'è giorno sul calendario che ignori l'uso di una spada o di una bomba. Quel segno rosso non sempre annuncia una festa, a volte è solo un'altra ferita...
Lontani dal 25 novembre, la morte di una donna appare meno grave e l'enfasi dell'inchiostro ha di meglio da raccontare.
La guerra in Ucraina è ormai meno guerra del conflitto in Palestina e i poveri siriani così come gli Afghani, sono ormai vecchia notizia taciuta dai giornali.
Vendiamo violenza e la consumiamo quotidianamente.
C'è e ci sarà sempre una nuova disgrazia o un'ultima tragedia che in un lampo sposta l'attenzione dal giorno precedente a quanto è appena successo.
Forse un Battista che scelga di non dimenticare non perde più la testa, ma un bel letto in una casa di cura è già pronto per accogliere le voci sgradevoli e scomode di chi vorrebbe raccontare un altro Natale.