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Non è sempre morbido e fragrante il pane dei profeti, a volte è amaro come il rifiuto e indigesto come un'espulsione.
E' duro masticare quel ripetuto tentativo di controllo che la presunta autorità offre come cibo, per mettere a freno la lingua, quando le parole scelgono il coraggio di essere vere.
Non si lascia intimidire la voce del profeta e non si lascia acquistare da chi pensa che tutto abbia sempre e comunque un prezzo.
Il pane dei profeti è obbedienza allo Spirito che li sostiene e guida, è pazienza per attendere tempi migliori ed è custodire con fermezza il dono di un futuro in cui Dio non sia messo in saldo dalla logica della convenienza.
Il pane dei profeti è onestà interiore, è lucidità nel considerare i giorni dell'uomo ed è strada che non interrompe il proprio viaggio quando la stanchezza vorrebbe prendere il sopravvento.
Il pane dei profeti non si lascia corrompere dal successo effimero, perché quell'orizzonte in cui Dio affiora e si rivela è troppo prezioso per essere barattato con un qualunque applauso.
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