No, non sono sassi per inciampare, ma pietre per camminare.
La legge non è roccia da scagliare, ma un percorso per crescere e per sognare.
Il comandamento non è postilla per inchiodare, ma via per approfondire e per maturare.
La lettera scolpita sulle tavole è Parola che può abitare la carne e prendere vita, è uno scoglio da cui è possibile osservare il mare.
I mercanti vedono solo il luccichio delle pietre e ne raccontano il prezzo, mentre il discepolo s'innamora di quel riflesso che diventa un ponte per raggiungere l'eterno.
E mentre trattengo la parola che può ferire o affermo quello che considero vero, sono in pace con me stesso.
E quando godo di questo tempo di festa, è così bello poter ringraziare.
E ogni volta che evito di strumentalizzare il Tuo nome, ti sento più vicino.
Ho abbandonato il comandamento che opprime e scoperto un sentiero in cui il riverbero di quelle parole è un tenero orizzonte che mette la voglia di sorridere e cantare.
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