Non è muto il silenzio dell'albero: ne avrebbe di parole da dire, di storie da raccontare e di giorni e notti da ricordare...
Giorni di palme agitate al vento per accogliere che mutano in notti di ulivi, mentre tutti dormono per la stanchezza e un solo Uomo continua a pregare.
Notti che scendono agli inferi senza smarrire la luce che presto sarà Pasqua e la speranza di un giorno senza fine.
Non è davvero muto il silenzio di un albero che abbandona la vita e diventa legno a cui presto sarà appeso il dolore e la sofferenza di un Uomo, che pronuncerà il perdono.
La tunica non sarà strappata e l'anima resterà indivisa, l'Uomo conoscerà la morte per un breve tempo e, subito dopo, sarà ancora Vita, Vita che più non può morire.
A noi è dato di assistere e di partecipare, di restare come alberi piantati su questa terra che contemplano la Parola che risorge e conduce a compimento ogni discorso interrotto, ogni frase lasciata a metà dei nostri giorni.
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