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Non è solo zucchero e miele l'altra Parola...
L'altra Parola è un orizzonte inaspettato, a volte incomprensibile e lontano dalla nostra modalità di essere e di agire.
Segue il filo di un pensiero che non è il nostro, si muove in direzioni che non ci appartengono e in più di un'occasione, l'altra Parola ci sfugge.
Non esistono definizioni di wikipedia o mappe di google che ci possano aiutare a ritrovarla: l'altra Parola chiede di essere conosciuta e riconosciuta per contatto diretto, per assidua frequentazione e per esperienza personale.
Meditare nel segreto, svuotare se stessi e creare uno spazio di silenzio in cui possa essere pronunciata...
Lasciare che prenda per mano e accompagni i nostri desideri più veri...
Cercarla nel tempio della nostra esistenza, ripeterla ai fantasmi che ci tormentano, alimentarla con quei moti di spirito che ci conducono in zone ancora inesplorate...
L'altra Parola è appena nata, come un punto interrogativo, un'incognita, un Natale differente.
Celebrarla, abbracciarla, sognarla e seguire il mistero che apre il cuore e la mente all'incontro con quel Dio che si dice carne, corpo e vita.
L'altra Parola ci aspetta pazientemente e il bambino che ti porti dentro, sa bene che non mente.
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