|
Ci sono monete che perdono immediatamente il loro valore e monete che non si svalutano neanche dopo due millenni di storia.
Due monete che non fanno un soldo, ma restano nella memoria di un episodio del Vangelo e nel cuore di chiunque conosca il valore della sincerità di un dono.
Due monete che sono ancora in corso ogni volta che un uomo o una donna smettono di fare calcoli e si lasciano andare alla logica della generosità che non si pone limiti.
Due monete che sono già un tesoro per chi ha il coraggio di aprire la mano e di rimettere in discussione quello che gli altri chiamano buonsenso.
Due monete che servono per vivere e diventano un interrogativo per la coscienza di chi trattiene anche il superfluo oltre ogni misura.
Due monete che appartenevano a una vedova di cui parliamo ancora oggi, a una donna di cui solo Dio conosce il nome.
Due monete che non hanno bisogno di un selfie per essere ricordate, di una targa ricordo per sopravvivere alla storia o di un applauso che le gratifichi ulteriormente.
Due monete che hanno barattato i saluti e gli onori delle piazze con l'abbraccio di un Dio che vede e non dimentica.
|
|
|