Correzioni poco fraterne... |
Provo una certa antipatia nei tuoi confronti e non mi sembra vero di poter correggere il tuo errore...
Vorrei dirti che stai sbagliando, ma hai un caratteraccio e sono "costretto" a confidare a Tizio, Caio, Sempronio e compagnia bella, la profonda preoccupazione per i tuoi atteggiamenti scorretti...
Sono un tuo superiore dunque ho ragione: sei certamente dalla parte sbagliata...
Perché ti arrabbi tanto! Io l'ho detto solo a lui, che lo ha detto a lei, che lo ha detto ad altri due e se lo sanno tutti non è colpa mia...
La trave che alberga nel mio occhio è enorme, ma a casa tua è così bello fare pulizia!
Non sono situazione che si vivono solo sul posto di lavoro, tra compagni di squadra o in una qualunque classe scolastica: spesso sono presenti anche all'interno della comunità cristiana.
Si sceglie di non correggere affatto o si abusa di questa facoltà senza la minima ombra di fraternità.
Si corregge sulla pubblica piazza evitando accuratamente il diretto interessato.
Siamo così distanti dalla leggerezza di un cuore che abbia una finalità trasparente e sappia scegliere le parole adeguate, il contesto più opportuno e un bene che possa essere riconosciuto sino in fondo.
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