Non è nel vento impetuoso dei portatori sani di selfie che, sono troppo presi da se stessi, per accorgersi dell'esistenza di qualcuno meno disponibile a lasciarsi catturare da un'immagine.
Non è nel riciclaggio di motivetti estivi che ripetono sino allo sfinimento dell'ultimo neurone, il ritornello del copia-incolla di una canzone.
Non è nel terremoto delle bufale un tanto al chilo o nell'eterno conflitto tra bimbiminkia e nonni minchione prestati al controllo di una nazione.
Non è nei fuochi che apprendisti pompieri accendono per arrotondare il salario o per il gusto di provare un'insolita emozione.
E' nella brezza leggera di una solitudine grata e consapevole, nel silenzio profondo di un'anima paziente che attende l'Ospite e ha ancora il desiderio di ascoltare.
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