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Non si può raccontare un Dio che è unico, ma non solo, dimenticando quanto sia prezioso l'aiuto di qualcuno che sia al nostro fianco.
Lungo la strada emerge la stanchezza, la paura di non arrivare sino in fondo e il bisogno di essere sorretti. Chi cammina insieme a noi, ha lo stesso bisogno ed è opportuno che possa contare davvero sulla nostra presenza. Dovremmo pregare un po' di più perché nessuno si ritrovi a dover fare affidamento unicamente in sè stesso.
I lupi li puoi trovare ovunque, talvolta si mimetizzano alla perfezione e li puoi confondere con gli agnelli; almeno sino al primo morso.
E' così difficile non reagire allo stesso modo ed evitare che ti venga sottratta quella carezza che va coltivata ogni santo giorno...
Puoi pronunciare la parola pace in continuazione e ignorare la guerra che ti porti dentro.
Puoi entrare in una casa con fare altezzoso e con troppe riserve sulle persone che la abitano.
Puoi varcare la soglia di un appartamento con una smorfia evidente che tradisce il tuo desiderio di andare altrove.
Puoi fingere familiarità e non accorgerti che sei salito in cattedra e vai cercando ovazioni e allori senza neanche averne la minima coscienza.
Sarà davvero pace quella che stai annunciando?
Puoi temere il contagio ed evitare scrupolosamente chi è malato...
Puoi ammalarti dello stesso isolamento se trattieni quel dolore che deve attraversarti, prima di andare altrove.
Puoi illuderti di aver sconfitto un demone e avergli aperto uno spiraglio per rifugiarsi in te.
E' forse pace l'inutile euforia che ti fa presumere di aver fatto qualcosa di grandioso?
Puoi sentirti sfruttato e lasciarti sorprendere dal desiderio di accumulare per ricevere quello che gli altri non ti hanno dato.
Puoi ipotizzare che tu saprai usare meglio di altri quelle ricchezze e dover fare di conto col demone dell'avidità.
Puoi sostituire il tuo bastone con un transatlantico a quattro ruote e raccontare a tutti che è per esigenza della missione...
E' ancora pace quello zaino pieno di cose inutili e pesanti che ti trascinano a terra?
Puoi non saper gestire il peso di un rifiuto e ritrovarti in compagnia di una dose considerevole di ostilità inespressa.
Puoi ritrovarti a terra e in balia di una depressione che non riesci a raccontare neanche al tuo specchio.
Puoi trattenere la polvere di quel rifiuto e continuare a pensare in modo ossessivo a quello che consideri una sonora sconfitta.
Quanto è essenziale conservare la Pace; riscoprirla quando è sera, magari nei pressi di un albero che ci protegge con la sua ombra.
Perché tutte le missioni che perdono per strada la pace che Dio ci offre quotidianamente, sono la guerra che stiamo ancora combattendo.
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